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Sereni, con Africa rapporti con approccio globale

15 Dicembre 2020



Il 'Partenariato con l'Africa' è un' iniziativa "innovativa" che "evidenzia con chiarezza l'intenzione di rafforzare i solidi legami adottando un approccio globale, dai rapporti politici al piano securitario, dalle relazioni economico-commerciali alla cooperazione scientifica e culturale". Lo ha detto la vice ministra degli Esteri Marina Sereni alla presentazione del documento che dà il via a nuove modalità di relazioni fra l'Italia e l'Africa. Sereni si è, in particolare, soffermata sulla "prossimità geografica" e quindi sull'Africa mediterranea: "nella prospettiva italiana il Maghreb si configura sempre più non come il confine nord di un continente diverso dal nostro, ma come la 'sponda sud' di una regione, quella euro-mediterranea, alla quale anche l'Italia naturalmente appartiene. In linea con questo convincimento, ci siamo fatti portatori, in sede europea, di un rilancio del Vicinato meridionale che abbia alla base la gestione condivisa delle risorse comuni mediterranee". Fondamentale tener presenti le politiche per la sicurezza e la stabilità che non possono, a suo avviso, essere però disgiunte dalla collaborazione economica e dalla cooperazione. "L'azione italiana in Africa - ha fra l'altro osservato Sereni - si estrinseca non solo sul piano delle relazioni bilaterali, ma anche in ambito multilaterale. Crediamo fermamente nel ruolo svolto dalle Organizzazioni Regionali africane per la promozione di pace, sicurezza e sviluppo sostenibile, anche nell'ottica di assicurare una sempre maggiore 'ownership' africana in risposta a situazioni di crisi e instabilità. Tale convinzione è testimoniata dalla fruttuosa collaborazione tra l'Italia e le organizzazioni continentali, a partire dall'Unione Africana, dove siamo stati il primo paese dell'Unione europea ad istituire una rappresentanza permanente. Inoltre, "nei consessi internazionali, l'Italia è impegnata a sostenere le istanze dei nostri partner africani, e ad assicurare che un'elevata attenzione politica ed economica sia sempre mantenuta sull'Africa". In generale, "l'Italia è aperta a collaborare con tutti gli attori internazionali interessati alla stabilità e allo sviluppo del Continente africano, anche avviando esperienze di cooperazione 'triangolare', senza rinunciare alla tutela dei valori sui quali è fondato il nostro partenariato con l'Africa, un partenariato paritario, privo di agende nascoste, e orientato alla promozione e alla tutela dei diritti umani e del buon governo". La vice ministra ritiene poi che "la cultura sia la colonna portante di ogni relazione solida e trasparente tra partner, necessariamente basata su una profonda e completa comprensione l'uno dell'altro. L'Italia attribuisce grande importanza alle attività di promozione e scambio culturale in Africa e sostiene la nostra rete di Istituti Italiani di Cultura". Ha ricordato infine che sono in corso 60 missioni antropologiche ed etnologiche italiane sostenute dal MAECI nei paesi africani. 


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