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Editoria, Franceschini: al via tavolo per la legge su libro e lettura

17 Novembre 2020

Sostegno all'intera filiera per aumentare il numero dei lettori



"Intendiamo sostenere un settore fondamentale, anche attraverso la partenza di un tavolo che ha cominciato ieri il proprio lavoro per dare al nostro Paese una legge che, come la legge per il cinema, aiuti tutta la filiera del libro: gli autori, gli editori, i distributori, le librerie, le biblioteche. Un impegno importante, che deve essere supportato da una forte coesione del mondo del libro: non più concorrenza a vicenda, ma lavoro come un'unica squadra che cerca di aumentare il numero dei lettori e di favorire la lettura". Lo ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, in un video messaggio per l'apertura di "Io leggo perché", manifestazione promossa dall'Associazione Italiana Editori insieme al Centro per il Libro e la Lettura. "Ringrazio l'Associazione Italiana Editori e tutti coloro che a diverso titolo hanno contribuito a questa altra nuova edizione di "Io leggo perché", una edizione diversa da tutte le altre a causa di questa stagione di emergenza che ha investito la nostra vita individuale e le nostre società, costringendoci a vivere molte cose in modo inaspettato e complicato". "Anche nelle situazioni più drammatiche - ha proseguito il Ministro - resta sempre qualche traccia positiva. In questo senso, l'esperienza del lockdown, la limitazione dei nostri spostamenti, l'isolamento hanno fatto scoprire a molte persone delle cose che nella loro vita frenetica, accelerata e veloce avevano dimenticato: spazi di silenzio, di solitudine, di isolamento nelle proprie case. E non a caso molte persone hanno riscoperto il piacere della lettura". 

"Questo resterà - ha aggiunto Franceschini - perché chi si avvicina al piacere della lettura, prosegue per tutta la vita. Credo si debba investire su questo, così come dobbiamo investire sul fatto che molti decisori politici - ha detto ancora il ministro - lontani tradizionalmente dalla cultura, hanno capito l'importanza che ha nelle nostre società, e in particolare in Italia, l'investimento in cultura. Hanno capito quanto sono tristi e brutte le nostre città con i cinema e i teatri chiusi, senza concerti, senza la vita culturale che le rende ricche e vive. Anche questo resterà, nelle scelte strategiche di investimento nella cultura. Abbiamo lavorato molto - ha detto ancora il Ministro - per sostenere tutte le imprese culturali ad attraversare il deserto dell'emergenza Covid. Abbiamo in particolare aiutato la lettura, con il sostegno alle librerie, che resteranno aperte nelle zone rosse come gli altri servizi essenziali, e il sostegno alle piccole case editrici. Un sostegno che ora prosegue - ha concluso il Ministro - con il lavoro per la legge per il libro". 


Arte: Franceschini, usare Recovery Fund per sicurezza antisismica

"Uno dei filoni che sto proponendo per l'utilizzo delle risorse del Recovery Fund e' quello della sicurezza antisismica del patrimonio culturale". Lo ha affermato il ministro dei Beni Culturali, Dario 
Franceschini, intervenendo alla presentazione della ricerca di Symbola, '100 italian architectural conservation stories'. Franceschini ha sottolineato la necessita' di fare "un'azione vera di prevenzione nel settore dei beni culturali". 

"Noi ormai abbiamo visto - ha spiegato il ministro - che il terremoto, in qualsiasi parte d'Italia colpisca, inevitabilmente travolge una gran parte del patrimonio culturale. Dopo aver creato un sistema di protezione civile che funziona prevalentemente per le persone, c'e' bisogno di occuparsi della sicurezza del patrimonio". Franceschini ha affermato che "c'e' una direzione nuova all'interno del ministero" che ha questa finalita'. E ha aggiunto: "Stiamo lavorando a vari livelli perche' abbiamo bisogno di una struttura che intervenga quando arriva la calamita' naturale, ma anche che riesca a prevenirla. Abbiamo visto che quando arriva un terremoto le chiese sono le prime ad essere colpite, in modo spesso devastante. Quindi serve un'azione compatibile con le esigenze di tutela ma anche di prevenzione e messa a norma antisismica con le tecnologie nuove che ci sono. E' una grande sfida - ha concluso il ministro - sulla quale ancora una volta siamo all'avanguardia, ma servono risorse e persone formate". 


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