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Zingaretti: tutti insieme per la Capitale del biomedicale - intervista su Il Messaggero

18 Settembre 2020


Roma è diventata una città rinunciataria, impaurita, incapace di colpi d’ala? Una Capitale in declino?

Il dibattito è aperto ormai da qualche tempo, credo con qualche ragione. I fatti sono lì a testimoniarlo. Si è iniziato con la rinuncia alle Olimpiadi. Poi c’è stata la fuga delle grandi aziende. Per proseguire quindi con una serie di occasioni perdute. Solo negli ultimi giorni: la non presentazione della candidatura per il Tribunale europeo per i brevetti, per cui invece concorrerà Milano, e l’Istituto italiano per l’intelligenza artificiale, che andrà a Torino.

 

All’ex Forlanini l’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica. Si può fare, ma serve gioco di squadra

Ora è il momento di reagire, mettendo in campo idee per dare un futuro alla Capitale. Con questo obiettivo, ho lanciato la proposta di candidare Roma per ospitare la sede dell’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica e per la gestione delle crisi sanitarie. Potremmo realizzarla nel complesso dell’ex Ospedale Forlanini. Sarebbe una scelta strategica per Roma, che diventerebbe la Capitale del biomedicale, recuperando una prestigiosa funzione pubblica in un bene importante come il “Forlanini”, su cui la Regione ha già aperto una forte interlocuzione con il Ministero degli Esteri e con la città e il quartiere per garantire anche servizi ai cittadini. Le scienze della vita e la capacità di risposta alle crisi sanitarie saranno uno dei settori con il maggior tasso di sviluppo nei prossimi anni, soprattutto dopo l’emergenza Covid. Ed è una delle grandi vocazioni della nostra terra. Roma e l’intera regione sono un ecosistema naturale in questo settore, e già oggi rappresentano oltre il 40% dell’intero export farmaceutico nazionale, con centri di ricerca all’avanguardia nel panorama europeo come l’Istituto Spallanzani e importanti attori internazionali anche nel settore privato. Su questa proposta la Regione Lazio è pronta a fare la sua parte. Ma serve gioco di squadra. Auspico quindi un consenso di tutte le forze politiche e le istituzioni per il bene della nostra città.

 

Quando è messa nelle condizioni di farlo, Roma vince ed è in grado di esprimere enormi potenzialità

I risultati ottenuti grazie all’azione della Regione dimostrano che ce la possiamo fare. Quando è messa nelle condizioni di farlo, Roma vince ed è ancora in grado di esprimere enormi potenzialità. Pensiamo solo alla centralità della nostra Capitale nella lotta al Covid. Pensiamo allo straordinario lavoro dell’Istituto Spallanzani, che in questi mesi è stato un punto di riferimento fondamentale per l’intero Paese e con cui ora la Regione sta collaborando per la svolta del vaccino pubblico contro il virus. Proprio questo è il punto: quando le istituzioni sono presenti, hanno visione, investono, la città risponde ed è protagonista. Penso anche alle tante opportunità che, sempre grazie all’impegno della Regione Lazio, siamo riusciti a cogliere in altri territori, ma che porteranno benefici anche a Roma.

 

Torniamo a pensare in grande, con coraggio e capacità di visione

Proprio in questi giorni è entrata nella fase operativa la realizzazione del Dtt (Divertor Tokamak Test) nel Centro Enea di Frascati, dove si sperimenteranno soluzioni per produrre energia dalla fusione nucleare. Un grandissimo progetto all’avanguardia nel mondo che vede la collaborazione di Regione Lazio, ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Università e della Ricerca, Enea, Eni e altri partner con un investimento di 600 milioni di curo da parte dell’Europa, che porterà infrastrutture, lavoro, competenze, innovazione. Noi ci abbiamo creduto, e ora diventa realtà. Uno degli eventi sportivi più importanti del mondo, la Ryder Cup, si svolgerà a Guidonia; i mondiali di canottaggio saranno a Sabaudia; i Mondiali under18 di atletica a Rieti. Questo dimostra che quando in campo c’è il sostegno forte delle istituzioni, quando si collabora e si investe sulle idee, siamo competitivi, riusciamo ad attrarre progetti, eventi e creiamo occasioni importanti di sviluppo. Ma bisogna crederci e combattere. Proviamoci allora con l’Agenzia europea per la Ricerca Biomedica e per la gestione delle crisi sanitarie. Bisogna tornare a pensare in grande, con coraggio e capacità di visione. Noi ci saremo.


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