Covid, Franceschini: “Torniamo a vivere la cultura, oggi possiamo farlo in sicurezza”
Franceschini: al Parco Pompei c'è ripresa numeri visitatori
Da gennaio stesse presenze di mese alta stagione del 2019
Per quanto riguarda il parco Archeologico di Pompei "da inizio lockdown, i numeri sono tutti diversi, però indicano una ripresa di presenze a Pompei". A dirlo è il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, durante una diretta in streaming a cui ha partecipato anche il Direttore generale Musei e direttore ad interim del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna. "Siamo passati dai 429 mila visitatori del giugno del 2019, ai 19mila del giugno 2020, e cioè da quando è stato possibile riaprire. - spiega il titolare del Mibact - Siamo però passati dai 56mila del luglio e i 129mila di agosto di quest'anno, che sono diversi dai 431mila dell'agosto del 2019, ma comunque è una crescita importante. Per avere un metro di paragone, gli ingressi del mese agosto di quest'anno sono il 30% di quelli del 2019, con un calo del 70%. Ma soprattutto da gennaio ad oggi, Pompei ha raccolto lo stesso numero di visitatori di un normale numero di accessi di mese di alta stagione del 2019, quindi è evidente che c'è una ripresa". Ad ogni modo Franceschini conferma che "c'è una ripresa e continuerà ad esserci sicuramente perché Pompei resta un simbolo di tutto il mondo, ed oggi rappresenta il simbolo di riscatto dei siti museali".
Franceschini: Parco Pompei, oggi vera sfida è fuori dagli scavi
Dalle infrastrutture, alla viabilità, ai trasporti
Per il ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, nel parco archeologico di Pompei "la parte che riguarda gli scavi è una parte già impostata, c'è molto ancora da fare ma i lavori sono tutti finanziati". Il ministro, che ha partecipato ad un incontro streaming insieme al Direttore generale Musei e direttore ad interim del Parco archeologico di Pompei, Massimo Osanna, è convinto che oggi "la vera sfida è attorno a Pompei: le infrastrutture, gli accessi, i collegamenti, la viabilità, i trasporti, il tema dell'hub ferroviario". "Una sfida che durerà nel tempo ma che consentirà davvero di fare un grande lavoro che affianca quello fatto dentro il sito archeologico" conclude.