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Libia, Sereni: stabilizzazione è "priorità assoluta" per l'talia, per contrastare il terrorismo e prevenire i flussi migratori

05 Agosto 2020



"La stabilizzazione duratura e sostenibile" della Libia rappresenta "una priorità assoluta di politica estera e di sicurezza nazionale" per l'Italia. Lo ha detto oggi alla Commissione Esteri della Camera la vice ministra Marina 
Sereni, in audizione sui recenti sviluppi della situazione in Libia. Sereni ha precisato che la stabilizzazione del Paese nordafricano è utile a "contrastare la minaccia del terrorismo, prevenire i flussi migratori irregolari e tutelare gli interessi energetici ed economcio-commerciali" dell'Italia.

Libia, Sereni: equilibrio instabile, c'è molta preoccupazione
"Nuova linea del fronte a Sirte e Giufra"

"Dal 18 giugno scorso" non si sono registrati "significativi scontri armati tra le parti" libiche e "la situazione sembra essersi cristallizzata in un equilibrio instabile" che "desta molta preoccupazione. E' quanto ha spiegato oggi la vice ministra degli Esteri, Marina Serena, in un'audizione alla Commissione Esteri della Camera. "La situazione", ha detto 
Sereni, resta "complessa", con una "sostanziale normalizzazione a Tripoli" e "una nuova linea del fronte a Sirte e Giufra". Le forze del Governo di accordo nazionale sono schierate a 45 chilometri a Ovest di Sirte, quelle dell'Esercito nazionale libero (Lna) 450 chilometri più a Sud", ha aggiunto la vice ministra.


Libia, Sereni: urgente nomina rappresentante speciale Onu
Italia ha accolto "proposta americana di riformarne attuale ruolo"

"La soluzione politica" della crisi libica "non può prescindere dalla pronta nomina del rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite". Lo ha detto oggi la vice ministro degli Esteri Marina 
Sereni alla Commissione Esteri della Camera. "Questo è il messaggio che abbiamo inviato a tutti i principali partner internazionali, sottolineando che tale figura è da troppo tempo vacante", ha insistito Sereni. Anche per questa ragione, ha insistito la vice ministra, l'Italia ha accolto "con favore" la "proposta americana di riformare l'attuale ruolo del rappresentante speciale, creando un inviato speciale ad hoc con funzioni politiche al fianco di un rappresentante speciale tecnico, incaricato di dirigere sul terreo Unsmil". "Attendiamo gli esiti di questa proposta", ha aggiunto Sereni


Libia: Sereni, memorandum per migliorare condizioni migranti
E per progressivo superamento del sistema dei centri

L'avvio dell'aggiornamento del 'Memorandum d'intesa' con la Libia si inserisce nella "cornice dell'impegno e dei principi che guidano l'azione italiana per la stabilizzazione" del paese. Lo ha detto la vice ministra Marina 
Sereni in un'audizione alla commissione esteri della Camera in cui ha ricordato le relazioni bilaterali già intercorse in una serie di incontri a più alto livello che si sono svolte di recente. "Pur nella piena consapevolezza della difficoltà dell'esercizio - ha osservato Sereni - abbiamo voluto intraprendere questo percorso di revisione con l'obiettivo ultimo di rinnovare l'intesa sulla base di alcuni principi sottolineati anche dal Parlamento con la Risoluzione del 16 luglio". Fra questi principi, ha segnalato, il miglioramento nel breve e medio termine delle condizioni dei migranti, con l'obiettivo del progressivo superamento del sistema dei centri; il rafforzamento dello stato di diritto e della tutela dei diritti umani degli stessi migranti; il coinvolgimento delle Nazioni Unite nella gestione di migranti; il pieno e incondizionato accesso di operatori umanitari nei centri; l'immediato rilascio dai centri di donne, bambini ed altri individui vulnerabili. Fra l'altro, la revisione del Memorandum, a suo avviso, "si colloca in una fase di importante ripresa dei flussi migratori verso l'Italia. I recenti sbarchi provenienti dalla Tunisia hanno riproposto con forza il tema del contrasto all'immigrazione irregolare. Anche per questa ragione abbiamo rinnovato la nostra esortazione all'Unione Europea affinché aumenti il suo impegno al contrasto delle migrazioni irregolari, facendone una sua priorità".
Ricordando l'impegno italiano per il finanziamento delle attività di Oim e Unhcr, la vice ministra ha affermato: "Abbiamo reso possibili parte dei circa 50mila rimpatri volontari assistiti di migranti effettuati dall'Oim dalla Libia verso i Paesi di origine. Sosteniamo allo stesso tempo il recente Piano d'Azione congiunto di OIM e UNHCR con un contributo di 9 milioni di euro. A testimonianza dell'impegno italiano, va ricordato che il nostro Paese è l'unico in Europa ad effettuare evacuazioni umanitarie dalla Libia. Dal 2017, in totale 913 rifugiati sono stati evacuati verso l'Italia". Per Sereni, la gestione dei flussi migratori "è naturalmente molto lontana dagli standard internazionali che vorremmo fossero rispettati. L'azione dell'Italia deve tuttavia tener conto della grande complessità della crisi. Da affrontare mantenendo fermi i nostri principi, ma aumentando allo stesso tempo il nostro impegno nell'interlocuzione con le Autorità libiche. Solo attraverso una cooperazione più articolata, che coinvolga costantemente l'Unione Europea e le Nazioni Unite, potremo infatti contribuire a migliorare concretamente la situazione sul terreno, soprattutto con riguardo alla questione migratoria".
 

Libia: Sereni,grave uccisione tre migranti, seguiamo indagine
Audizione viceministra Esteri in Commissione Camera

L'uccisione di tre migranti nel porto di Al Khoms è "un fatto grave che va condannato con la massima fermezza". Lo ha detto la vice ministra Marina 
Sereni in un'audizione alla Commissione Esteri della Camera in cui ha reso noto come sono andati i fatti secondo le ultime informazioni a disposizione. "La Guardia Costiera - ha riferito Sereni - avrebbe trasferito al porto di Khoms un gruppo di migranti dopo averli recuperati in mare e ne avrebbe affidato la custodia alle forze militari. Una volta giunto al porto, parte del gruppo avrebbe tentato la fuga verso la città. Sarebbe seguita una colluttazione tra i militari e i migranti in fuga, a seguito del tentativo dei migranti di disarmare i militari intenti ad ostacolarne la fuga. I militari avrebbero quindi aperto il fuoco, sparando prima in aria e successivamente in direzione dei fuggitivi, causando la morte di 3 di essi". Sereni ha aggiunto che "sul gravissimo episodio è stata avviata un'indagine da parte delle competenti istanze giudiziarie libiche per accertare i fatti e portare davanti alla giustizia i responsabili. Un'indagine che seguiamo con la massima attenzione".


Speciale difesa: Libia, Sereni, situazione sul terreno continua ad essere complessa e intricata

La stabilita' della Libia resta una priorita' "assoluta" per l'Italia e una condizione indispensabile per contrastare la minaccia del terrorismo e del fenomeno delle migrazioni irregolari e per tutelare gli interessi energetici ed economico commerciali italiani. Lo ha dichiarato la viceministra degli Affari esteri, Marina Sereni, intervenendo davanti alla commissione Esteri della Camera dei deputati, sui recenti sviluppi della situazione in Libia. "La situazione sul terreno continua ad essere complessa e intricata", ha sottolineato la viceministra, osservando come la nuova linea del fronte sia ormai stabile con le forze del Governo di accordo nazionale libico (Gna) a circa 45 chilometri a ovest di Sirte e quelle dell'autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna) concentrate a difesa della citta' costiera e della base aerea di Al Jufra. "Sebbene dal 18 giugno non siano stati registrati significativi scontri armati la situazione e' cristallizzata in un equilibrio instabile", ha aggiunto Sereni, sottolineando con preoccupazione il continuo riarmo dei due attori in campo e il continuo afflusso di mercenari che fa aumentare il rischio di una nuova escalation.


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