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Sereni a Ue, rilanciare politica vicinato con i Paesi del Sud Mediterraneo

08 Luglio 2020

Libia, Turchia e Israele al centro degli incontri a Bruxelles




La Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni  ha incontrato il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli per un approfondito scambio di vedute sui principali temi dell’attualità europea


Ue: Sereni incontra il commissario per l'Allargamento Varheli

Le foto e il video dell'arrivo a Bruxelles

Rilanciare la politica di vicinato dell'Ue con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo mettendo al centro il tema della sicurezza declinato nei suoi principali aspetti: salute, lavoro, sviluppo sostenibile, migrazione e lotta al terrorismo. Questa "la priorità" per l'Italia che la vice ministra degli Esteri Marina 
Sereni ha sottolineato nel corso degli incontri avuti a Bruxelles con diversi esponenti delle istituzioni Ue tra cui il commissario all'allargamento Olivier Varhelyi, il presidente del Pe David Sassoli e il vicepresidente Fabio Massimo Castaldo. Nel corso dei colloqui è stato fatto anche il punto sulle questioni più complesse e calde come la Libia e la missione Irini, i rapporti con la Turchia e quelli con Israele. Sul fronte mediterraneo, Sereni ha detto di essersi trovata in "sintonia" con i suoi interlocutori, in particolare nel sostenere la necessità di una politica "più ambiziosa" che sia prioritaria non solo per i Paesi direttamente interessati ma per tutta l'Ue. Ma intanto "siamo tutti al lavoro per arrivare a un cessate il fuoco stabile in Libia - ha detto la vice ministra - e per riaprire il dialogo politico tra le parti dentro lo schema fissato dalla Conferenza di Berlino. Partendo dal presupposto che anche chi aveva scelto la via delle armi comincia a capire che non c'è una soluzione militare". In questo contesto si inserisce la necessità di dotare "rapidamente" la missione Irini di tutti i mezzi necessari per far rispettare l'embargo sulle armi e assicurare la sua neutralità. Anche se ancora "a ranghi ridotti", ha precisato Sereni, la missione ha comunque già effettuato "200 controlli e svolto un lavoro di intelligence molto importante". Quanto al rischio dell'annessione di nuovi territori da parte di Israele, nei colloqui avuti dalla vice ministra si è parlato soprattutto della necessità di scongiurare e prevenire atti unilaterali ma anche di essere pronti a ogni eventualità. Infine i rapporti con la Turchia. Se ne parlerà al Consiglio Esteri Ue della settimana prossima. E l'Italia chiede che non ci si limiti a parlare di migranti e tensioni, ma anche di temi 'positivo' come l'energia e lo sviluppo economico.


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