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Ezio Bosso, l’appello di Silvia Costa: l’Europa gli dedichi una sala simbolica

20 Maggio 2020

Per l’ex presidente della Commissione Cultura del Parlamento Ue “la stessa cosa faccia l’Italia dedicandogli una sala del teatro intitolato a Claudio Abbado a Ferrara”



Un appello al ministro per i Beni culturali Dario Franceschini e al presidente del Parlamento europeo David Sassoli perché sia attribuito in Europa un meritato riconoscimento al Maestro Ezio Bosso, “grande protagonista della musica europea, ma anche grande europeista”. A chiederlo è Silvia Costa, già presidente della Commissione Cultura del Parlamento europeo, da anni simbolo dell’impegno italiano nelle istituzioni internazionali per la tutela e la promozione della cultura come valore fondante dell’Unione e come veicolo di relazione costruttiva con gli altri popoli extraeuropei. 

Silvia Costa ricorda con affetto l’amicizia che si era instaurata con Ezio Bosso in questi ultimi anni della sua vita. “Ezio - ricorda l’ex eurodeputata ad AgCult - non era solo un grande musicista, compositore, direttore d’orchestra, pianista. Era un uomo di una sensibilità infinita, un poeta, che viveva per la musica è che ha lasciato un'impronta indelebile in me e in tutti coloro che l’hanno conosciuto. Bastava vedere con che passione e generosità guidava i musicisti della sua orchestra, di cui deve aver sentito molto la mancanza in questo periodo di reclusione forzata, lui che diceva di amare il calore umano e gli abbracci”. Ma era anche “un musicista europeo come amava definirsi perché, diceva, la musica è l’identità stessa dell'Europa nel mondo”. Costa ricorda anche “quando Bosso disse che non poteva che essere l’Inno alla gioia di Beethoven l’inno della Unione Europea poiché Beethoven era un appassionato dell’Europa unita e perché l’amicizia e la gioia, i due concetti all’inizio dell’inno, sono le due parole che sono e devono essere alla base dell’unione degli europei”.

Costa richiama poi quando propose all’allora presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani di invitare Ezio Bosso fra gli ospiti d’onore per la giornata di celebrazioni in occasione dell’Anno europeo del patrimonio culturale nel giugno 2018 dove pronunciò un discorso commovente che oggi è diventato virale sui Social. E lancia la sua idea: “Sarebbe un segnale bellissimo se gli venisse dedicata una sala simbolica dell’Europa, magari nel  Parlamento o nella Casa della Storia europea a Bruxelles, un omaggio alla musica e alla umanità straordinarie di questo grande italiano ed europeo”. 

Nel frattempo, Silvia Costa - che più di tutti si è battuta per la sopravvivenza dell’Orchestra giovanile europea (Euyo) ospitata a Ferrara - ha chiesto all’istituzione musicale europea “di dedicare un loro prossimo concerto alla memoria di Bosso”. Ma non solo: “Sarebbe molto bello - conclude - che anche nel suo Paese Bosso avesse una sala dedicata, magari proprio nel teatro ferrarese di Claudio Abbado a cui lui tanto si è ispirato e di cui ha raccolto l’eredità”.


"Condivido la proposta dell’ex presidente della Commissione Cultura del Parlamento Ue, Silvia Costa, di dedicare a Ezio Bosso un luogo simbolico nelle istituzioni europee e in Italia. È il giusto riconoscimento che dobbiamo a un grande musicista e compositore, a un convinto europeista che ha fatto della sua vita un messaggio di speranza e di forza". Così il ministro per i Beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, commenta l'appello lanciato dall'ex eurodeputata dem affinché sia attribuito in Europa un meritato riconoscimento al Maestro Ezio Bosso, “grande protagonista della musica europea, ma anche grande europeista”.

In particolare, la Costa sottolinea che “sarebbe un segnale bellissimo se venisse dedicata a Ezio Bosso una sala simbolica dell’Europa, magari nel Parlamento o nella Casa della Storia europea a Bruxelles, un omaggio alla musica e alla umanità straordinarie di questo grande italiano ed europeo”.


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