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Razzismo: Di Giorgi, è allarme anche in Toscana, spezzare la catena dell’odio

12 Novembre 2019



"L'aggressione ad un giovane immigrato di colore, l'imbrattamento della targa in ricordo di Idy Diene sul ponte Vespucci a Firenze, le scritte minacciose al Tirreno di Piombino, i volantini di Azione Universitaria in cui si chiedono 'classi etniche' a Pistoia, e, ancora, l'inchiesta della procura di Siena su ambienti della destra estrema e xenofoba, ci danno il segno inequivocabile di come, anche nella nostra regione, si sia oramai oltrepassata il livello di guardia e sia necessario rinnovare l'impegno quotidiano nella denuncia e nella testimonianza contro l'intolleranza e la violenza. Come ci ha ben ricordato recentemente il presidente della Repubblica Mattarella, il diritto di esprimere liberamente il proprio pensiero è infatti un principio sacrosanto delle nostre democrazie, ma non può essere il paravento comodo dietro cui spargere a piene mani odio, intolleranza e razzismo". Lo afferma, in una nota, la deputata Rosa Maria Di 
GIORGI (Pd). "Da cattolica non nego inoltre di essere preoccupata ed amareggiata dalle parole del cardinal Ruini, essendo convinta, come dice sapientemente mons. Bassetti, della necessità di 'condannare ogni atteggiamento o intervento che semina disprezzo, inimicizia, ostilità' perché 'azioni e parole dettate dal rancore sono un peccato contro Dio e contro l'umanità e sono in netta antitesi con il Vangelo'", commenta Di GIORGI. "Come Istituzioni abbiamo dunque il dovere di mobilitarci in maniera rigorosa e ferma contro questi rigurgiti della peggiore storia, trovando le formule appropriate per contrastare una china che non promette nulla di buono. Un ruolo fondamentale deve essere poi svolto dalla Scuola e dagli insegnanti che hanno una responsabilità fondamentale soprattutto in questo momento - conclude Di GIORGI - Proprio per questo mi farò promotrice di progetti didattici specifici che stimolino e valorizzino percorsi virtuosi di inclusione e rispetto reciproco". 


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