Si va verso la legge di bilancio 2020. Molte le novità in arrivo. Il valore della manovra si aggira intorno ai 29-30 miliardi. Il programma politico delineato dal Governo è molto articolato e si pongono di fatto le basi per un pacchetto di riforme ambizioso. L’obiettivo di indebitamento netto è pari al 2,2% del Pil. La crescita viene stimata intorno allo 0,6% nel 2020.
Ecco alcune delle misure:
Taglio del cuneo fiscale. E’ certamente una delle priorità del Governo. La misura partirà dal prossimo anno, per l’esattezza a luglio e comporta la riduzione della tassazione sul lavoro e una maggiore retribuzione in busta paga.
L’impegno economico per dare attuazione agli obiettivi è pari a 27 miliardi che diventeranno 5,4 nel 2021. La misura riguarderà i lavoratori che percepiscono reddito annuo fino a 26.000 Euro.
Credito d’imposta per la formazione. Importante misura a favore delle imprese è il potenziamento del credito d’imposta per la formazione. Confermata la proroga degli incentivi del piano Impresa 4.0.
Investimenti verdi. La parola d’ordine del Governo è certamente green new deal. Il tema dell’ambiente sarà infatti al centro delle politiche pubbliche. Due sono i fondi di investimento che saranno istituiti per un valore complessivo di 50 miliardi in 15 anni.
L’obiettivo è l’attivazione di progetti volti alla rigenerazione urbana, la riconversione energetica e la diffusione di fonti rinnovabili. Evidente l’impatto positivo per tutte le imprese che sono impegnate nel settore green e nelle politiche sostenibili.
Proprio per dare attuazione al proposito il Governo vuole introdurre i green bond, titoli di stato volti a finanziare investimenti nell’ambito della sostenibilità ambientale.
Stop aumento Iva. Sì tira un sospiro di sollievo sul fronte Iva. Il rischio di un aumento per il 2020 è superato. Trovati 23 miliari per neutralizzare le clausole di salvaguardia, ovvero per evitare il passaggio dell’aliquota ordinaria dal 22% al 25% e per quella ridotta dal 10% al 13%.
Lotta all’evasione. Obiettivo del prossimo anno è mettere a punto operazioni di contrasto all’evasione che dovrebbero valere circa 7 miliardi. Da qui verranno molte delle risorse da impiegare. Nell’occhio del mirino saranno i pagamenti in contanti a vantaggio di quelli tracciabili fino ad oggi ancor poco utilizzati. Ci si propone di incentivare la moneta elettronica senza comunque penalizzare i commercianti, con la previsione di un bonus in caso di utilizzo delle carte di credito.