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David Sassoli: affiancare nazismo e comunismo è un'operazione scorretta - dall'Huffington Post

30 Settembre 2019

Il presidente del Parlamento europeo interviene sulla polemica seguita all’approvazione della risoluzione sull’importanza della memoria europea: "Si rischia di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici"

“Affiancare nazismo e comunismo è una operazione intellettualmente confusa e politicamente scorretta. E se riferita alla seconda guerra mondiale rischia di mettere sullo stesso piano vittime e carnefici”. Lo dice David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, tornando sulla polemica seguita all’approvazione della risoluzione del Parlamento sull’importanza della memoria europea.

Sassoli, intervistato dall’organo dell’Anpi, ‘Patria Indipendente’, ha detto che “riferirsi allo scoppio della seconda guerra mondiale per ribadire un atto di fede nel sistemi democratici era sembrato ai gruppi politici un modo per ribadire la volontà dell’Unione europea di battersi contro ogni forma di totalitarismo. E, in questo momento, per rispondere all’aggressività di una destra xenofoba e neofascista che in molti Paesi ha ripreso ad alzare la testa. Un punto di vista che credo sia largamente condiviso dalle nostre opinioni pubbliche e dalle forze politiche europeiste”. “Il problema - aggiunge - nasce quando si entra nello specifico di passaggi storici che non possono essere sintetizzati, a equiparazioni inappropriate, a riferimenti che andrebbero accuratamente verificati. Dai parlamenti ci si aspetta valutazioni politiche e non certo di scrivere la storia”.

Secondo il presidente del Parlamento europeo, “le quattro risoluzioni diverse dalle quali è poi nato il testo” su cui è scoppiata la polemica, “sono lo specchio di storie e memorie individuali ancora molto divergenti nello sguardo sulla storia recente dell’Europa. Credo che presentarsi con quattro risoluzioni molto diverse cercando una sintesi abbia prodotto un testo che in alcuni passaggi avrebbe meritato ben altro approfondimento. Il giudizio sui sistemi comunisti nei Paesi dell’Est non credo sia in discussione, così come non può esserlo il grande contributo delle formazioni partigiane comuniste e dell’Unione sovietica nella Liberazione dell’Europa dal nazifascismo. Senza il loro impegno e sacrificio non avremmo avuto la possibilità di dare vita alla più straordinaria avventura di pace e democrazia che si chiama Unione Europea”, conclude Sassoli.


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