"Non ho trovato fin qui ragioni fondate e serie che giustifichino la scelta di Renzi e di alcuni parlamentari di abbandonare il Pd". Lo afferma Piero Fassino, della Direzione nazionale del Pd. "Se la motivazione - sottolinea - e' allargare il consenso al campo democratico, ricordo che questa e' stata ed e' la ragione fondativa del PD che, unendo culture e esperienze diverse, si e' data un identita' riformista larga, a vocazione maggioritaria. Peraltro a giustificazione dell'abbandono viene addotta una presunta "radicalizzazione" del PD che nessun atto compiuto in questi mesi dimostra". Per Fassino: "L'unico esito dell'abbandono rischia di essere l'indebolimento del PD e la frammentazione della maggioranza di governo proprio quando la sua massima coesione e' condizione per il successo della impresa politica avviata in questi giorni"