“Alla fine ha pagato la nostra linea esigente ma dialogante nei confronti della candidata alla presidenza della Commissione europea, Ursula Von der Leyen: il Pd è stato determinante nel negoziato che ha portato alla lettera al Gruppo S&D e al discorso in aula a Strasburgo in cui sono state accettate le nostre richieste. Con la delegazione dei socialisti spagnoli schiacciata sul “Sì” a prescindere, per ragioni di politica interna, e la Spd tedesca sul “No” a prescindere, ugualmente per ragioni di politica interna, siamo stati noi eurodeputati Pd a condurre il negoziato con Von der Leyen, dimostrandoci esigenti e puntuali nelle richieste, ma allo stesso tempo aperti al confronto. Una linea riformista e costruttiva che ha portato a impegni scritti nero su bianco su flessibilità, investimenti, clima, sostenibilità e stato di diritto. Questo risultato, sottolineato dal discorso in aula della candidata alla presidenza, significativamente differente dalle prime audizioni al Parlamento europeo, è quello che sta facendo cambiare opinione anche a molti altri componenti del Gruppo S&D. Se stasera la candidatura di Von der Leyen sarà approvata dall'aula con una soglia di voti a favore tale da far diventare irrilevanti gli eventuali voti a favore dei sovranisti potremo dire di essere riusciti a respingere il tentativo dei nemici dell'Europa di inserirsi in questa crisi istituzionale generata dall'abbandono del metodo degli spitzekandidaten e di aver spostato a sinistra il baricentro dell'Ue come avevamo promesso in campagna elettorale”. Lo ha dichiarato Patrizia Toia, eurodeputata Pd e vicepresidente della commissione Industria.