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Alitalia, Astorre: ricatto Di Maio a industriali

21 Maggio 2019



"Siamo arrivati al ricatto, alle intimidazioni subdole alle imprese che non sono interessate al misterioso progetto per il rilancio di Alitalia. Le parole di Di Maio sono gravi e prefigurano una pressione al limite del ricatto: o Atlantia entra nel progetto per salvare Alitalia, oppure gli facciamo saltare le concessioni autostradali". Lo scrive in un comunicato il senatore del Pd Bruno 
Astorre della commissione Lavori Pubblici e Trasporti di Palazzo Madama in merito alle frasi del vice premier Luigi Di Maio sulla partecipazione della holding dei Benetton al dossier Alitalia e alla revoca delle concessioni autostradali. "La disperazione di Toninelli-Di Maio che temono il fallimento del loro piano e migliaia di esuberi, non può giustificare alcuna forma di ricatto né il mercato delle concessioni pubbliche. Il governo Conte, invece, dica con chiarezza che saranno garantiti tutti i posti di lavoro ai dipendenti della compagnia aerea che in questi mesi, nonostante tutto, hanno dimostrato - conclude Astorre - grande professionalità e maturità e sono costretti allo sciopero a causa delle bugie di Di Maio e Toninelli".


Alitalia, 
Astorre: Di Maio dica zero esuberi
I dipendenti non sono merce di scambio

"Il trasporto aereo registra un trend sempre più positivo, Alitalia segna 18 mesi consecutivi molto buoni per i ricavi da passeggeri, con i primi 4 mesi del 2019 a +3,7% rispetto allo scorso anno, grazie anche al lavoro straordinario di migliaia di dipendenti che con grande serietà stanno vivendo mesi di forte incertezza". Lo scrive in una nota il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno 
Astorre, membro della commissione Lavori pubblici e Trasporti di Palazzo Madama, in merito allo sciopero indetto dalle sigle sindacali per martedì 21 maggio. "Siamo vicini alle preoccupazioni dei lavoratori del settore e di Alitalia e alle legittime richieste delle organizzazioni sindacali che chiedono non solo un confronto vero col governo ma, giustamente, di conoscere il destino di migliaia di dipendenti della compagnia aerea. Il Pd - prosegue Astorre - chiede, da un anno ormai, a Di Maio e Toninelli di garantire che qualunque piano industriale su Alitalia non debba  avere conseguenze sui posti di lavoro e quindi di affermare che non ci saranno esuberi. Da un anno, e dopo 4 rinvii per la chiusura del dossier, Di Maio e Toninelli - conclude Astorre - non si sono mai espressi sui dipendenti, sul loro futuro, come fossero merce di scambio da sacrificare alle convenienze di eventuali partner industriali".


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