"Gentile signor Prefetto, con la presente siamo a chiederle un incontro che sarebbe per noi prezioso per approfondire la conoscenza di talune dinamiche che stanno interessando il tessuto sociale ed economico di Viterbo e del suo territorio". Inizia cosi la breve lettera inviata al prefetto di Viterbo il 10 maggio dai senatori Bruno Astorre, Monica Cirinnà, Anna Maria Parente e Luigi Zanda, per avere un incontro sui temi della sicurezza. "Richiesta - sottolinea il segretario del Pd Lazio Bruno Astorre - che a oggi non ha avuto nessuna risposta e l'incontro non c'è stato". "Signor Prefetto - si legge nella lettera - riteniamo proficuo poter avere con lei uno scambio di conoscenze sui temi della sicurezza relativamente alla città che, al di là dei gravissimi e recenti fatti di cronaca che hanno profondamente scosso tutti noi, rappresentano - conclude la lettera dei senatori del Pd - per i cittadini fonte di viva preoccupazione". "La mancanza di attenzione e di risposta - prosegue Astorre - da parte del prefetto è sorprendente e grave. Soprattutto alla luce dei dati pubblicati dal ministero dell'Interno 3 giorni fa in cui emerge che Viterbo è l'unica città del Lazio in cui nel 2019 i reati (+2,5%) sono in aumento. Escludo che il prefetto possa temere un confronto con senatori eletti dai cittadini - conclude Astorre - anche se lui preferisce cenare con quelli vicini al suo capo Salvini".