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Spread verso 300 punti: così si rischia il peggio - di Nicola Corea

18 Maggio 2019

 

Negli ultimi giorni lo spread Btp/Bund si è riavvicinato pericolosamente a quota 300 punti. A favorire questa temibile impennata è stato anche Matteo Salvini che – pochi giorni fa - ha detto che non avrebbe problemi a deviare sistematicamente dalle regole del bilancio dell’Unione europea. Poi ha aggiunto “se qualcuno a Bruxelles si lamenta ce ne faremo una ragione”. A seguito di queste irresponsabili dichiarazioni, lo spread è arrivato a toccare i 290 punti, tornando ai livelli di quattro mesi fa.

Sui mercati finanziari internazionali è aumentata la preoccupazione che l’Italia non possa o non voglia rimborsare ai creditori il denaro avuto in prestito. Per questo, alcuni degli investitori stranieri che avevano comprato titoli di debito italiano, hanno iniziato a venderli, innescando l’aumento dello spread. Sembra diffondersi sempre più l’idea di tenersi lontano dai titoli di stato italiani.

Il mercato non dimentica che i conti pubblici sono a rischio, il debito sta salendo e il deficit sta andando oltre il 3% del Pil, a seguito di “quota 100” e reddito di cittadinanza. Le dichiarazioni del vicepremier Matteo Salvini e la prospettiva di una nuova fase di instabilità politica, hanno spezzato il nostro fragile equilibrio. Per queste ragioni, alcuni investitori hanno iniziato a vendere. Purtroppo, è solo un anticipo dei rischi che aspettano l’Italia nei prossimi mesi, se non saranno date risposte ai problemi del bilancio italiano.

Come nell’autunno del 2011, la situazione potrebbe precipitare in pochi giorni: sebbene siamo ancora distanti dai 570 punti raggiunti allora, lo scenario resta preoccupante.

Anche il governatore di Bankitalia Ignazio Visco avverte che è “di vitale importanza” ridurre lo spread, poichè nel lungo periodo questa situazione “colpirà l’economia reale”.

La stampa internazionale dà grande risalto all’andamento dello spread italiano e manifesta preoccupazione.

Tuttavia, gli esponenti della maggioranza sottovalutano il pericolo e cercano di minimizzare. “Usano lo spread per intimorire” ha commentato Matteo Salvini, che poi ha aggiunto: “Stanno tentando gli ultimi colpi di coda perché hanno capito che l’Europa può cambiare”. Per il Presidente del Consiglio Conte, lo spread "non è un'ossessione". Il Ministro Tria, invece, ritiene che lo spread è un "problema solo per l'Italia, Btp sono un affare per chi compra".

In realtà, tutti gli analisti economici sono concordi nel considerare la riduzione dello spread un obiettivo fondamentale per l’Italia perché, se si dovesse andare avanti così, a pagarne le conseguenze saranno le imprese e, soprattutto, le famiglie.


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