"Non soltanto i libici sono in condizione di sofferenza ma anche i migranti, i rifugiati nei centri detenzione sono a rischio. Stiamo lavorando con Oim e Unhrc per evacuarli e farli uscire dalla Libia e portarli in posti più sicuri anche regioni più sicure nel resto del Paese. Così l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini. "Decine di migranti hanno lasciato la Libia giorni fa per tornare verso il loro paese volontariamente, tuttavia le condizioni sul terreno vanno deteriorandosi e per questo chiediamo a alle parti di consentire una evacuazione fluida dei centri di detenzione", ha sottolineato.
Mogherini, Ue non considera la Libia un Paese sicuro
Su operazione Sophia spero Stati membri ripensino decisione
"L'Ue non considera la Libia come un Paese sicuro, lo dico io e lo dicono anche altri colleghi della Commissione e la nostra posizione è immutata ed evidente viste le attuali circostanze". Così l'Alto rappresentante per la politica estera Ue Federica Mogherini. Sull'operazione Sophia poi precisa: "lo sapete non è certo un segreto, il mio suggerimento agli Stati membri non era quello di un ritiro delle forze navali" e "ho sempre detto che le forze navali avrebbero dovuto permanere in acque internazionale perché si sono dimostrate un ottimo deterrente nei confronti dei trafficanti". Mogherini ha poi precisato che "se ci sono arrivi in diminuzione per l'80% dalla Libia all'Italia è anche grazie all'operazione Sophia in mare" e per questo conclude "speriamo che gli Stati membri riconsiderino la decisione presa".