Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Rho - Sirti, Borghetti: apprensione per il futuro dei lavoratori, governo e regione non siano spettatori

20 Febbraio 2019


"Seguo con apprensione la vicenda della Sirti -dichiara il vice Presidente del Consiglio Regionale, Carlo Borghetti–. Il nuovo piano organizzativo dell’azienda mette a rischio il futuro di 883 lavoratori in tutta Italia e di questi ben 250 tra l’impianto di Mazzo di Rho e gli altri in Lombardia. Si tratta di una decisione unilaterale, assunta senza una discussione preventiva e che coinvolge un quarto dei dipendenti del gruppo controllato dall’americana Pillarstone. Sorprende poi che siano coinvolti proprio i settori della banda ultralarga e del 5G, comparto in espansione e oggi centrale nel mercato delle telecomunicazioni. Per la dimensione della “crisi” e vista l’importanza del settore per il sistema Paese, bene hanno fatto le organizzazioni sindacali a chiedere l’intervento del Governo. Mi auguro che il Ministro Di Maio intervenga il prima possibile. Voglio esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà ai dipendenti e alle loro famiglie -conclude Borghetti–, nelle prossime ora chiederò che anche Regione Lombardia si faccia parte attiva nella vicenda, qui non si tratta di una crisi ma di una trasformazione aziendale, questi processi si fanno insieme ai dipendenti e alle rappresentanze sindacali, non certo contro lavoratori”.




Servizi funerari in Lombardia, Borghetti: no a una legge che non garantisce a tutti uguale dignità di fronte alla morte

Il Pd ha votato “no” alla legge regionale di riforma dei servizi funerari perché non garantisce a tutti uguale dignità di fronte alla morte. 
“Il nostro obiettivo -spiega il vicepresidente del Consiglio Carlo Borghetti- era quello di avere una legge che garantisse a tutti uguale dignità di fronte alla morte, in termini di correlazione tra qualità de
l servizio e costi ai cittadini. Ma così non è stato. Abbiamo difeso la titolarità del servizio pubblico e il divieto di realizzare cimiteri e cinerari privati al fine di garantire funerali a prezzi sostenibili a tutti, ma purtroppo il testo finale non dà sufficienti garanzie”.

“Tra le altre cose –continua Borghetti- non è stata accolta la nostra proposta di utilizzare di norma bare ecologiche non lignee per la cremazione, con il duplice scopo di rendere le cremazioni più sostenibili sia dal punto di vista ambientale che da quello economico, senza nulla togliere alla dignità del servizio”.
“Non abbiamo condiviso -sottolinea Borghetti- la possibilità di tumulare gli animali con i loro padroni perché questo comporta complicazioni nella gestione dei cimiteri, per la quale i Comuni sono già in affanno per la mancanza di spazio, perché i servizi funebri rischiano di trasformarsi sempre più in un business e perché non è stato aperto nessun confronto con le diverse confessioni religiose. Riteniamo si debba lavorare su spazi specifici dedicati alla sepoltura degli animali d’affezione”.

“Riteniamo infine -conclude Borghetti- che avere normato le tipologie d’impresa in una legge sanitaria sia sbagliato. La regolamentazione andava fatta diversamente per meglio garantire il contrasto al lavoro nero e la concorrenza tra imprese grandi e piccole”.



Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4 5 6
7 8 9 10 11 12 13
14 15 16 17 18 19 20
21 22 23 24 25 26 27
28 29 30

Rassegna stampa