«Quelle di domenica, in Sicilia, saranno le primarie fondative del partito di Renzi e non le primarie del Partito Democratico. Per questa ragione ritiro la mia candidatura». A dirlo è Teresa Piccione, ormai ex candidata alla segreteria regionale del Pd in Sicilia del prossimo 16 dicembre.
«La maggioranza renziana - continua la Piccione - ha impedito lo svolgimento dei congressi dei Circoli e delle Federazioni provinciali, mortificando il libero dibattito degli iscritti e degli elettori e la loro partecipazione. Non intendo concorrere a false primarie senza regole, soprattutto dopo manifestazioni e segnali evidenti - ed inquietanti - della partecipazione di uomini estranei al Partito democratico, che inquinerebbero irrimediabilmente il risultato elettorale del congresso».
Pd: Sereni, responsabilità di tutti per congresso Sicilia
"Non si puo' non sottolineare con preoccupazione la situazione di caos e di conflitto che si sta manifestando attorno al congresso regionale e ai congressi territoriali in Sicilia. Una regione in cui governa la destra e in cui quasi un elettore su due alle ultime politiche ha votato per il M5S. Se uno dei candidati alla segreteria regionale, la nostra amica Teresa Piccione, arriva a ritirare la sua candidatura denunciando l?assenza di condivisione sulle regole
non e' un fatto che puo' lasciare indifferenti. Stiamo parlando di una terra importante in cui il Pd e il centrosinistra si sono sempre giocati molto negli equilibri nazionali. Ritengo che un'assunzione di responsabilita' nazionale, un gesto che aiuti a ristabilire un clima di maggiore serenita' e civilta' nel confronto, sia un obiettivo ancora possibile, un tentativo doveroso al quale tutti i principali esponenti nazionali del Pd dovrebbero concorrere in queste ore". Lo scrive sul suo blog Marina Sereni.
Piccione: se Faraone vuole calpestare lo Statuto, vuol dire che ha già in mente un altro partito