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Scuole, Serracchiani: La Giunta di Trieste si fermi sul limite ai bimbi stranieri

14 Novembre 2018

Interrogazione a ministri per assicurare il diritto allo studio a tutti.

"Il sindaco e l'intera Giunta" di Trieste "si fermino, cambino l'infausta decisione di modificare il regolamento delle scuole comunali" che introduce il tetto del 30% per la presenza di stranieri nelle classi degli istituti dell'infanzia. "Hanno tutti contro, non solo noi, l'opposizione, non solo il mondo culturale e scientifico della città ma anche i rioni dove siede la maggioranza politica che regge il comune". Così, in una nota, la deputata Debora Serracchiani, presentando al ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, e al ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, un'interrogazione urgente con cui chiede al Governo, "ravvisata la palese violazione degli articoli 2 e 3 della Costituzione, quali iniziative intenda assumere affinché sia assicurato a tutti i bambini il diritto allo studio e alla formazione".
All'esecutivo, Serracchiani chiede di "evitare il pericoloso trauma della discriminazione precoce e di offrire viceversa a questi bambini un'armoniosa e progressiva integrazione perché la loro presenza rappresenta un ulteriore stimolo e occasione di crescita pedagogica per tutti".
Per Serracchiani "è una mossa che alza steccati artificiali, di cui non si sentiva alcun bisogno"; inoltre la proposta di modifica del regolamento è una "decisione quanto mai controversa, considerato che introdurre una quota, in questo caso del 30%, quale tetto massimo di 'bambini di cittadinanza non italiana' nelle classi per l'infanzia non solo è una decisione discriminante nei confronti dei bambini stranieri, peraltro la maggior parte nati sul territorio italiano, ed è contraria agli articoli 2 e 3 della Costituzione, ma essa risulta essere anche non conforme con quanto prevede il DPR n.394/1999 che all'art.45 stabilisce che la ripartizione degli alunni stranieri nelle classi semplicemente non superi quella degli italiani, ossia non vada oltre il 50%".


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