"Dopo le solenni dichiarazioni del premier Conte e del suo vice Di Maio, il miliardo e mezzo che doveva risarcire i clienti truffati delle banche venete già non si trova più. Se sarà necessario interverremo con emendamenti in Parlamento, e allora vedremo se i soldatini gialloverdi voteranno ancora una volta contro i risarcimenti". Lo afferma la deputata del Pd Debora Serracchiani, dopo aver appreso che nel Documento programmatico di bilancio le risorse stanziate per i risarcimenti nel 2019 sono pari a zero. Per Serracchiani, che sulla questione aveva già da mesi sollecitato il Governo sottoscrivendo interrogazioni, emendamenti e ordini del giorno, questo fatto "conferma tutti i timori per una manovra che ha bruciato ogni voce di bilancio sull'altare dei totem di Di Maio e Salvini, alla faccia di impegni precisi presi anche di fronte alle vittime delle crisi bancarie. Si è finalmente chiarita l'ostinazione con cui Governo e maggioranza hanno eluso le richieste del Pd, quando chiedevamo che fossero aumentate le risorse disponibili ed emanate al più presto le norme attuative del fondo a favore dei risparmiatori truffati: sapevano già come sarebbe finita". "Solo in Friuli Venezia Giulia sono ben 15 mila - puntualizza Serracchiani - i cittadini coinvolti e 2 mila gli ex soci che hanno presentato istanze di ammissione al passivo delle due ex Popolari venete: Di Maio spieghi se vedranno i soldi promessi".