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Teatro: Fassino, Appendino dimostri di saper governare

08 Ottobre 2018



"Ho fatto il sindaco negli anni di più dura crisi economica della città e in anni segnati da pesanti tagli di risorse pubbliche a disposizione dei Comuni. Eppure non mi sono mai messo a piangere, né ho scaricato responsabilità sui sindaci precedenti". Replica così Piero 
Fassino, deputato del Pd ed ex sindaco di Torino, alla sindaca Chiara Appendino sulla situazione di crisi del Teatro Regio. "Mi sono rimboccato le maniche e ho gestito ogni giorno le difficoltà - afferma - garantendo ai torinesi i servizi, un offerta culturale di eccellenza e tenendo in piedi la città. L'ho fatto anche per il Teatro Regio dove, nonostante le ristrettezze di risorse, ho accompagnato ogni giorno l'azione del maestro Noseda e del sovrintendente Vergnano nel far sì che il Teatro Regio divenisse uno tra i più affermati enti lirici italiani, con una qualità artistica universalmente riconosciuta e una proiezione internazionale superiore a quella di ogni altro ente lirico italiano. E anziché fare processi al passato, chi guida oggi la città dovrebbe spiegare perché senza battere ciglio ha lasciato che i maestri Noseda e Fournier se ne andassero. E se per due anni il sovrintendente Vergnano è stato confermato nel suo incarico anche dall'attuale sindaca significa che se ne è apprezzata la competenza e non si è ritenuto di introdurre alcuna discontinuità nella gestione del Teatro. Insomma, anziché intentare processi retrospettivi, si dimostri di essere capaci di governare. Esigenza tanto più urgente perché, dopo due anni e mezzo di questa amministrazione, Torino è una città ferma, esposta ogni giorno al rischio del declino". 


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