Intervista di Radio Radicale a Silvia Costa sulla vicenda dello sgombero del Camping River a Roma
“Questa mattina gli agenti della Polizia hanno sgomberato – dichiara l’europarlamentare Silvia Costa - il campo nomadi presente in via Tenuta Piccirilli, Camping River, disattendendo le disposizioni della Corte Europea. La Corte stava esaminando gli articoli 8 e 3 della convezione europea dei diritti dell'uomo che riguardano il rispetto della vita privata e familiare e il divieto di trattamenti inumani e degradanti.
Per mesi ho parlato e scritto – prosegue la Costa - a tutte le istituzioni responsabili perché il Comune trovasse soluzioni adeguate e che non dividessero le famiglie. Per mesi muri di gomma e di silenzio. Unica risposta, ma restata senza esito dal Capo della Protezione Civile Borrelli.
Ho sollevato il caso – continua la Costa - anche nella seduta plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo. Poi c’è stata la sospensione da parte della Corte Europea dei Diritti Umani. Risposte evasive di Matteo Salvini e Virginia Raggi (che, tra l’altro, non risulta essere mai stata al River). Oggi è stato anticipato lo sgombero al Camping River, uno sberleffo alla Corte .
E’ grave che vengano lasciate in mezzo alla strada molte persone, in stragrande maggioranza donne e bambini. Così si aggravano i problemi in una situazione dove potevano essere invece evitati.
Il Comune sosteneva – dichiara la Costa - che ci fosse un’emergenza sanitaria: certo, quella provocata dal Comune stesso che ha chiuso da settimane l’acqua. Ma al River non si è visto da mesi un funzionario Asl, un medico, un’autoambulanza. Oggi ne hanno mandata una ma veterinaria. Esseri umani trattati peggio degli animali. E ora la paura, i pianti dei bambini, il malessere di tutti per l’incertezza sul loro futuro tranne per qualche famiglia numerosa che potrà avere un alloggio in casa famiglia ma solo fino a settembre. Il Comune non ha predisposto neppure dei mezzi per trasferire le persone. Sono stati tutti lì in un’attesa esasperante sotto il sole. Obbligati a ammassare tutte le loro povere cose vicino ai cancelli. Persone in dialisi non assistite.
E Casa Pound che inneggia al “grande” Matteo Salvini. Ecco il vero volto giallo – verde – conclude Silvia Costa - l’arroganza del potere contro i deboli, la “legalità” che ignora i diritti umani fondamentali. Questa è una concezione culturale e politica inaccettabile che rimanda a pagine oscure della storia italiana ed europea: non ci sono persone, bambini, famiglie. Ma solo “parassiti” da eliminare. Come ha denunciato Marco Impagliazzo su Avvenire . Uno dei pochi quotidiani che da mesi segue quanto avviene al River . Coraggiosi e sensibili come Famiglia Cristiana e pochi altri media”