"Oggi la Corte Europea dei Diritti dell'uomo ha ordinato al Governo di non procedere con lo sgombero forzato del Camping River. Per responsabilita' del Sindaco Raggi, Roma ha fatto una pessima figura in Europa. Scrivemmo gia' a fine giugno che non si potevano calpestare i diritti fondamentali degli abitanti del campo, tra cui molti bambini". Cosi' in una nota la consigliera regionale del Lazio, Michela Di Biase. "Questo fatto prova come il "piano rom" del sindaco Raggi non solo calpesti gli impegni presi in Europa dal Governo italiano, ma che sia solo un tentativo goffo di soddisfare l'alleato di governo Salvini sul tema dell'immigrazione e della sicurezza - aggiunge - la Corte Europea ha intimato al Campidoglio di indicare soluzioni abitative alternative per le oltre 300 persone che risiedevano nel camping "segregate su base etnica e i cui diritti umani sono stati ripetutamente violati dalle istituzioni capitoline": aspettiamo con ansia tutta la documentazione del caso entro domani, come ha chiesto con urgenza la Corte. Nel frattempo ricordo al Sindaco che tra quelle 300 persone ci sono donne e bambini a cui dovra' garantire una sistemazione se non vorra' continuare a violare i diritti. E' bene che affronti responsabilmente questa vicenda, per evitare che altre persone disperate si aggiungano all'esercito dei 15 mila senza fissa dimora ai quali Roma Capitale non riesce a dare risposta", conclude Di Biase.