"Il Pd non ha segnalato l'emendamento sugli indennizzi così come indicato dalla segreteria" su è trattato di "un richiamo tecnico perché emendamenti simili sono stati segnalati da altri gruppi". Lo ha precisato la capogruppo del Pd in Commissione Lavoro Debora Serracchiani dopo che la proposta di modifica è comparsa sul fascicolo degli emendamenti segnalati al decreto dignità all'esame delle commissioni Lavoro e Finanze della Camera. "Non è tra gli emendamenti che il Pd vuole discutere" ha aggiunto "vogliamo discutere dell"aumento della indennità di conciliazione". "Noi non abbiamo messo in discussione il principio dell'aumento - ha precisato ancora Serracchiani a margine dei lavori delle commissioni Finanze e Lavoro sul decreto dignità - abbiamo soltanto fatto notare che era una presa in giro". In particolare l'esponente del Pd ha spiegato che l'aumento a 36 mesi della indennità massima in caso di licenziamento ingiustificato "è pura propaganda perché il lavoratore oggi potrà percepire quel tipo di indennità soltanto dal 2033 in poi" perché "senza una modifica dei coefficienti fissi un lavoratore assunto nel 2015 dovrà lavorare almeno 13 anni" per percepire le 36 mensilità. Il Partito democratico, ha aggiunto "non ha segnalato l'emendamento d'accordo con il segretario e la direzione perché vogliamo concretamente aiutare i lavoratori a percepire di più nel caso di risoluzione ingiustificata e lo facciamo attraverso gli emendamenti che abbiamo segnalato" a partire da quello per portare "fino a 27" le mensilità che si possono incassare in caso di conciliazione.
