Oggi la prima direzione nazionale della nuova segreteria. Questa la sintesi del mio intervento. "Per fare opposizione a questo governo serve uno sforzo enorme: di equilibrio, tra la difesa/negazione di tutto ciò che abbiamo fatto dal governo; di elaborazione nuova; di lavoro sul nostro profilo e la nostra identità, superando la poesia di Montale "ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"; di apertura verso i mondi esterni, dove possiamo trovare tante nuove energie. Nello scrivere il DL Di Maio - che giustamente Martina ha ridefinito Decreto Disoccupazione - il M5S usa una cassetta degli attrezzi vecchia. Partiamo da qui: non esiste nessuna norma che potrà garantire lavoro buono e stabile. Servono incentivi, e non bastano neppure quelli. Cambia tutto, nel lavoro e nella produzione. Noi dobbiamo lavorare sulle politiche e gli strumenti di accompagnamento dei lavoratori e delle imprese. Su questa base, visto che le nostre critiche al decreto e le nostre priorità sono rendere meno costoso il lavoro a tempo indeterminato, togliere il maggiore costo sulle famiglie per il lavoro di colf e badanti, consegnare il nodo della causale per i rinnovi dei contratti a termine alla contrattazione collettiva, sperimentare il salario minimo legale per le categorie prive di contratti collettivi, si possono nelle prossime ore riorganizzare i nostri emendamenti, superando quelli che riguardano gli indennizzi sui licenziamenti che certo non sono l'aspetto principale. Quanto alla proposta del Forum di ottobre credo sia molto importante il coinvolgimento dei circoli e del territorio. Di fatto con questo appuntamento inizia il congresso, che non è e non può essere solo la scelta del leader".