"Sarà il presidente della Repubblica a dire a chi andrà conferito l'incarico. A tutti è chiara la farraginosità con cui si è costruita questa alleanza. Ciò dimostra la debolezza di impianto programmatico dell'alleanza. Le cose scritte nel programma del M5s sono del tutto contraddittorie con quelle scritte in quello della Lega. Hanno cercato delle mediazioni improvvisate e poco credibili. Questa fragilità si è dimostrata nella scelta del candidato Presidente del Consiglio, che non è un uomo politico: è un tecnico. Dopo aver tuonato per mesi e mesi contro il 'governo dei tecnici' siamo di fronte ad un governo che si affida ai tecnici". Lo ha detto Piero Fassino (Pd) a Radio Radicale. "Vedremo - ha aggiunto - quali saranno i ministri, se questo governo nascerà. Se si sta alle voci, anche per altri importanti incarichi si parla di tecnici. In questa ricerca di tecnici, mi pare che ci sia l'ammissione della debolezza della propria classe dirigente da parte dei '5stelle' soprattutto, ma anche della Lega. Mi pare che i primi atti del governo, ancora prima che nasca, sono preoccupanti: proporre di riconvertire l'Ilva, il più grande polo siderurgico del Mediterraneo con migliaia e migliaia di lavoratori, rischia di essere un obiettivo del tutto velleitario. Inoltre, annunciare il blocco o la rivisitazione del progetto dell'Alta velocità, che collega l'Italia alla Francia, è un'altra scelta sbagliata. Se uno legge il contratto-programma, può constatare che ci sono affermazioni generiche e scontate. Quando si entra nel dettaglio sono proposte preoccupanti e che possono fare danni. Con questo governo - ha concluso Fassino - l'Italia si espone a grandi rischi".