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Ue, Toia: Europa segua modello italiano sulla lotta allo spreco alimentare

22 Maggio 2018



Oggi al Parlamento europeo si è svolto con successo il convegno 'Meno spreco, più solidarietà. Il caso italiano e le buone pratiche nazionali'. Un positivo incontro tra le politiche per favorire il recupero del cibo per i più poveri e buone pratiche di successo, favorite dalla Legge 166/2016, la cosiddetta Legge Gadda, e promosse da Ancc-COOP, Costa Crociere, Federalimentare, Federcongressi&eventi, Federdistribuzione, e Fondazione Bruno Kessler È emerso ancora una volta l'importanza che la politica valorizzi e sostenga le iniziative svolte dalla filiera agro-alimentare e dalla società civile, e l'Italia è un esempio positivo per tutti gli altri Paesi europei”. Lo ha dichiarato arco Lucchini, Segretario Generale della Fondazione Banco Alimentare Onlus Per la deputata Maria Chiara Gadda, relatrice della legge 166/2016 sullo spreco alimentare “questa legge finalizza il recupero dell'eccedenze alimentari farmaceutiche e di altri prodotti alla solidarietà sociale. è la prima legge in Italia organica e strutturata di economia circolare, che promuove e consolida la filiera della sostenibilità coniugando gli aspetti ambientali ed economici con quelli sociali. Grazie alle legge in Italia sono aumentate le donazioni di cibo del 21%. Si tratta di un intervento normativo che si integra con la riforma del terzo settore portata avanti dai Governi Renzi e Gentiloni. Constato con dispiacere che nel 'contratto' del nuovo esecutivo Lega-Movimento 5 Stelle questi temi non hanno trovato spazio se non in approssimative dichiarazioni di intenti”. Patrizia Toia, la capodelegazione degli eurodeputati Pd che ha presieduto l'incontro, ha spiegato che “sulle leggi e sulle buone pratiche per ridurre spreco alimentare l'Italia rappresenta in Europa un'eccellenza che deve essere fatta conoscere e valorizzata. Per questo abbiamo voluto presentare al Parlamento europeo a Bruxelles l'ottimo lavoro fatto su questi temi nella precedente legislatura. La lotta allo spreco alimentare è uno degli obiettivi dell'Ue, che si inserisce nel contesto degli obiettivi sociali, sull'economia circolare e sulla sostenibilità. Lo spreco alimentare è un problema mondiale che ha aspetti etici, economici, sociali e anche ambientali. Basti pensare che se gli sprechi alimentari fossero una nazione sarebbero il terzo Paese per quantità di emissione di gas serra dopo Cina e Stati Uniti. E' ora che l'Unione europea affronti la questione con la dovuta serietà, partendo dalle buone pratiche dei Paesi che come l'Italia sono all'avanguardia”.All'evento hanno partecipato anche gli eurodeputati Pd, Paolo De Castro, membro della commissione Agricoltura, Silvia Costa, presidente della commissione Cultura e co-presidente dell'intergruppo estrema povertà e diritti umani, Damiano Zoffoli, membro della commissione Ambiente, e l'eurodeputata Pd Elena Gentile, membro della commissione Occupazione e vicepresidente dell'Intergruppo sull'economia sociale. “Il cibo – ha detto Gentile - è 'bene comune' e dunque può e deve divenire occasione di ricostruzione delle reti di relazione, le uniche in grado di restituire dignità alle persone più fragili nel presente ma soprattutto nel futuro. Decisivo il ruolo del terzo settore il cui protagonismo nel nostro Paese può restituire una 'nuova chance' alla platea degli invisibili. L'economia sociale quindi come unica straordinaria occasione per perseguire l'obiettivo dell'emancipazione dalla povertà e dalla solitudine oltre la filantropia e la carità per coltivare un'idea di società 'sostenibile e inclusiva'.  Secondo Zoffoli “la lotta allo spreco alimentare significa lavorare per un nuovo modello di sviluppo, più attento alle persone e all’ambiente. Dal fai-da-te e dall'usa-e-getta che hanno portato alla crisi attuale ad una nuova alleanza fra produzione, lavoro, industria e ambiente. L'esperienza del Banco Alimentare ci mostra una solidarietà intelligente, che non deresponsabilizza, ma rende tutti protagonisti di un futuro migliore per la nostra Europa”.
 

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