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Elezioni Rosato: su scheda furbetti e massoni di rimborsopoli M5s

16 Febbraio 2018



"Il primo è stato l'ex ammiraglio Rinaldo Veri. Luigi Di Maio lo aveva presentato tra i candidati "super competenti", ma è stato declassato in poche ore a causa del suo passato impegno politico. Poi è stato il momento di Emanuele Dessì, candidato nel Lazio e amico del potente clan Spada. Quindi è stata la volta dei candidati massoni, che ora Di Maio vuole denunciare per danno d'immagine, e di quelli che falsificavano i bonifici. Tra rinunce (impossibili a liste già depositate), scomuniche ed auto-sospensioni, è veramente complicato capire da chi intende farsi rappresentare in Parlamento il Movimento 5 Stelle. Perché sulla scheda troveremo questi nomi, non altri". Lo afferma in un post sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Pd alla Camera Ettore 
Rosato. "Lo sanno dunque i cittadini che mettendo la X sul simbolo del Movimento 5 Stelle a Lucca eleggono Pietro Landi iscritto al Grande Oriente d'Italia o che in Puglia porterebbero in Senato Maurizio Buccarella uno dei furbetti della "rimborsopoli" scoperta dalle Iene? Insomma, ad un mese dalle parlamentarie, la "selezione ferrea" annunciata da Di Maio fa acqua da tutte le parti - attacca -. D'altronde, questo è il risultato della delega ad un algoritmo o a qualche clic per la scelta di una classe dirigente". 


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