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Franco Mirabelli: riforma della sanità in Lombardia

11 Febbraio 2018

"La sanità è una competenza esclusiva delle Regioni; lo Stato ha solo una funzione ordinamentale e fornisce alcuni obiettivi e alcune indicazioni.
Sono uscite poche cose sui giornali delle norme approvate nel corso della legislatura in ambito della Sanità ma in realtà sono state fatte cose importanti e anche innovative.
La prima innovazione riguarda l’aumento di 5 miliardi di euro del Fondo per il Servizio Sanitario Nazionale (1 miliardo per ogni anno).
Veniamo da quasi un decennio in cui la Sanità veniva considerata un elemento su cui intervenire ogni volta che c’era necessità di tagliare i costi della spesa pubblica; in questa legislatura, invece, abbiamo fatto una scelta diversa: abbiamo investito sul Servizio Sanitario Nazionale e, come è scritto nel programma del PD per la prossima legislatura, il nostro obiettivo è quello di proseguire sulla strada degli investimenti in questo ambito.
Abbiamo fatto, poi, la riforma dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), attesa da tempo. Con questa riforma abbiamo introdotto una serie di prestazioni sanitarie nell’elenco di quelle che devono essere garantite anche gratuitamente alle persone. Questo ha consentito già a diverse persone (tra cui i malati cronici) di beneficiare di farmaci innovativi, come ad esempio quelli per l’epatite C, che avevano un costo enorme e difficile da sostenere per moltissimi malati mentre oggivengono garantiti dallo Stato.
Abbiamo poi riconosciuto la celiachia come malattia cronica e, quindi, come tale deve avere garantita l’assistenza da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Accanto a questo, sono state inserite una serie di prestazioni preventive che riguardano la maternità e gli esami sui feti per sordità e mutismo.
Si tratta, quindi, di novità rilevanti che si associano alla scelta di investire molto sull’innovazione e sulla ricerca. Questa è la scelta che abbiamo intrapreso e che vogliamo portare avanti e la città Milano, in quest’ottica, assume un ruolo centrale. Il Governo, infatti, ha finanziato il progetto per lo Human Technopole, che occuperà l’area Expo e in cui nei prossimi anni si concentrerà tutta la ricerca scientifica e farmacologica riguardante le scienze volte a migliorare la qualità della vita della popolazione. Si tratta di una scelta importante, anche alla luce del fatto che, fortunatamente, la popolazione tende ad aumentare le aspettative di vita.
 
Accanto a questo, abbiamo fatto anche una serie di riforme importanti che sono legate ai temi della sanità e della salute. Ad esempio, credo che sia una grande conquista di civiltà aver approvato la legge sul “Dopo di noi”, che dà garanzie alle famiglie di persone non autosufficienti sul fatto che su di loro venga costruito un progetto e si garantisca loro un sostegno e un’assistenza anche quando i familiari non ci saranno più.
Un’altra legge importante approvata è stata quella del testamento biologico oppure ancora altre scelte intraprese per migliorare le condizioni di vita delle persone (come ad esempio la legge sull’autismo o leggi che mettono le famiglie delle persone più in difficoltà nelle condizioni di affrontare meglio certe situazioni). In questo ambito si inserisce anche il tema del sostegno alla disabilità e, per il futuro, vorremmo anche investire di più sugli assegni di accompagnamento e sul sostegno economico a chi è in condizioni di disabilità.
Infine, un’altra battaglia qualificante che abbiamo fatto e che vogliamo continuare a portare avanti è quella sui vaccini. Questa è una battaglia di civiltà ed è spinta anche dalla considerazione che, su alcuni tipi di malattie, la situazione nel Paese stava diventando preoccupante e, quindi, bisognava intervenire sulla prevenzione. Alla base vi è stata la consapevolezza che bisognava contrastare alcune teorie antiscientifiche che stavano venendo avanti e che, purtroppo, vengono ancora sostenute anche di fronte all’evidenza, rischiando di mettere in pericolo la salute dei bambini nelle scuole e, complessivamente, di abbassare i livelli di prevenzione nel Paese.
Sui vaccini c’è stata anche una battaglia con alcune forze politiche che hanno cercato di lisciare il pelo a chi portava avanti teorie antiscientifiche: M5S ma anche una parte del centrodestra (Lega) invocano la libertà di scelta sulle vaccinazioni ma è chiaro che la prevenzione non c’è se le vaccinazioni vengono lasciate al caso".
 
 

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