"Oggi si celebra la giornata nazionale contro il bullismo ed il cyberbullismo. Questo pericoloso fenomeno, sempre più presente tra le giovani generazioni secondo l’ISTAT, infatti almeno il 50% dei ragazzi dagli 11 ai 17 anni è stato almeno una volta vittima di atti violenti o vessatori.
Il cyberbullismo, è spesso ancora più grave del bullismo in quanto la violenza e la gogna mediatica alla quale viene esposta la vittima, non si limita più ad una piccola – se pur violenta – cerchia di ragazzi, ma ad un pubblico composto potenzialmente da chiunque abbia una connessione internet. Tantissimi episodi hanno dimostrato che le conseguenze possono essere terribili, e che già diverse volte alcune vittime hanno deciso di togliersi la vita. Lo Stato di fronte a questo non è rimasto a guardare.
In questa legislatura abbiamo infatti finalmente fornito a tutti i ragazzi vittime di cyberbullismo e alle loro famiglie uno strumento normativo per contrastare e prevenire il fenomeno. tutti coloro che hanno superato i 14 anni di età – o chi esercita su di loro potestà genitoriale – possono richiedere al gestore del social media la rimozione ed il blocco dei video o contenuti nei quali subiscono violenze. Se entro le 24 ore il contenuto non viene rimosso o bloccato dal gestore del social media si può ricorrere al Garante per la protezione dei dati personali, il quale entro 48 ore, provvede a far rimuovere il video dal web. Abbiamo altresì imposto che ogni istituto scolastico debba nominare un referente che si occupi proprio della prevenzione degli atti di bullismo e cyber bullismo affinché queste odiose pratiche cessino si esistere quanto prima. Penso sia fondamentale investire sempre di più sulla prevenzione, su un cambiamento culturale che deve essere messo in atto grazie all’intervento e al finanziamento dello stato e che deve partire dalle scuole, dalla collaborazione e l’impegno degli insegnanti. Proprio oggi, in questa giornata nazionale voglio rivolgere un pensiero alle vittime del cyberbullismo e alle loro famiglie, perché queste storie non siano dimenticate e servano d’esempio perché nessuno commetta gli errori del passato."
On. Daniela Sbrollini