Unicredit lascia Roma per Milano. Il gruppo più grande gruppo finanziario d'Italia nato dalla fusione con Capitalia e che ha assorbito l'ex Banca di Roma a sua volta sorta dall'accordo dei due storici istituti bancari della capitale, l'ex Banco di Santo Spirito e il Banco di Roma, ha spostato la sua sede centrale nel capoluogo meneghino. Prosegue inesorabile l'emorragia dei gruppi industriali, finanziari e imprenditoriali che lasciano la capitale. Dalla Roma a cinque stelle scappano anche gli storici capisaldi finanziari e seguono la transumanza avviata da Sky, Mediaset, dalla farmaceutica e dalla moda cui anche Eni sembra voler accodarsi. L'immobilismo della giunta Raggi ostacola la concorrenza tra imprese e rende Roma una citta fuori dalla competizione globale. La rinuncia alle Olimpiadi, la vicenda Torri dell'Eur, lo stravolgimento stravolgimento del progetto-stadio (compresa la cancellazione delle tre torri disegnate da Libeskind), negli investitori nazionali e internazionali sono stati il segnale che la Capitale non riesce a individuare un proprio progetto di sviluppo per il futuro e che la giunta M5S alla guida del Campidoglio si muove in uno scenario di incertezze e nell'incapacità di gestire anche le maggiori aziende capitoline". Così in una nota la capogruppo del PD capitolino Michela Di Biase.