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Anno europeo del patrimonio Culturale (EYCH) -2018 - la newsletter di Silvia Costa

13 Settembre 2017


Cari amici,

questa è stata una settimana importante per l’Anno europeo del patrimonio culturale-2018, l’iniziativa dell’Unione europea per la quale mi sono battuta come presidente della Commissione cultura del Parlamento europeo in sintonia con la Presidenza italiana della UE, ottenendo seguito e consenso, dopo un avvio che sembrava tutto in salita. Ieri a Strasburgo, in sessione plenaria il Presidente della Commissione, Junker, ha tenuto il discorso sullo Stato dell’Unione, facendo riferimento ai comuni valori e dichiarando che il 2018, Anno europeo del Patrimonio culturale sarà una celebrazione della diversità culturale.

Al patrimonio culturale, nelle dimensioni materiale, immateriale, digitale e paesaggistica, viene riconosciuta rilevanza intrinseca e connessa con lo sviluppo economico, il benessere delle persone, la convivenza delle comunità, la ricerca scientifica, la formazione, lo sviluppo dei territori e delle città, le relazioni internazionali.

Sono infatti ben dieci le Direzioni generali della Commissione europea che, con la regia della Direzione Generale Cultura, hanno fatto emergere, nell'incontro di coordinamento tenuto la scorsa settimana a Bruxelles, le forme con cui già oggi il patrimonio culturale contribuisce trasversalmente alla crescita dell’Europa e dei suoi cittadini grazie ai programmi finanziati dalla UE.

Ricordo anche che per la prima volta nel gruppo di lavoro di implementazione di un programma europeo sono stati ammessi due europarlamentari, ovvero il relatore Mircea Diaconu e la sottoscritta che ha presieduto il Trilogo con la Commissione e il Consiglio.

Il programma dell’Anno europeo del Patrimonio culturale-2018 raccoglie le iniziative della Commissione europea nelle sue diverse aree, degli operatori di tutti i settori culturali, degli Stati membri, in un cartellone che si sta formando e che accoglierà- nella diversità - le iniziative con valore aggiunto europeo connotate da un logo comune, dallo slogan ”Il nostro patrimonio: dove il passato incontra il futuro” e dall’hashtag #europeforculture.

Le risorse stanziate dalla UE, dagli iniziali 4 milioni proposti sono diventati 8 grazie all'intervento del Parlamento europeo e serviranno a sostenere le spese di coordinamento e comunicazione nonché un bando per progetti transnazionali di valorizzazione del patrimonio culturale, ma graveranno solo per la metà sul programma Europa Creativa. Gli altri 4 dovranno venire dalle altre DG della Commissione attraverso bandi e iniziative specifiche.

In particolare, il bando dedicato, annunciato in uscita oggi sul sito dell’Agenzia EACEA, destina 5 milioni di euro a iniziative di collaborazione su piccola scala (minimo 3 partners di 3 Paesi) , con finanziamento massimo di 200.000€, pari a max 60% della spesa prevista.

Le domande vanno inviate entro la fine di novembre, dunque affrettatevi a prenderne visione e a informarvi, avvalendovi degli Infodays previsti dal Desk Europa creativa a Roma (27 settembre) e a Bari (10 ottobre) (EuropaCreativa Desk).

Vi segnalo che il bando sollecita iniziative rivolte non solo alla valorizzazione del patrimonio culturale, ma anche alla creazione artistica contemporanea che abbia un rapporto con il patrimonio. E sempre in dimensione europea, che ne costituisca valore aggiunto.

 

In Italia ognuno sta facendo la propria parte: il Parlamento, e in particolare la Commissione VII della Camera presieduta da Flavia Nardelli, si è attivato con me per un raccordo inter-istituzionale sulla falsariga di quello europeo e il Ministro Franceschini ha avviato nel MIBACT le strutture necessarie: Giuliana De Francesco è stata designata a rappresentare l’Italia al Tavolo EYCH della Commissione, Cristina Loglio è stata nominata Consigliere del Ministro per l’attuazione in Italia dell’Anno europeo, e si attende a breve la definizione di una task force operativa che formuli la prima versione del programma di partecipazione italiano, che accoglierà iniziative di Regioni, Città, Associazioni di operatori, Istituzioni.

Segno tangibile del riconoscimento in Europa del ruolo da noi giocato è che il Forum europeo della Cultura si terrà a Milano il 7 e 8 dicembre 2017, con il lancio dell'Anno e della nuova strategia europea per la cultura nelle relazioni internazionali, di cui sono stata relatore.

 

Sono in corso di definizione altri importanti appuntamenti, da Venezia a Palermo, Firenze, Roma, e molti altri, in una programmazione che vedrà senza dubbio una ricca offerta di temi e luoghi simbolici.

Lo spirito di questo Anno dedicato alla cultura sottolinea il massimo coinvolgimento dei cittadini, in particolare dei giovani europei nella conoscenza e valorizzazione della ricchezza e diversità del comune patrimonio culturale, risorsa di identità, di bellezza, di sviluppo, di inclusione sociale, di creatività e di dialogo interculturale.

Sarà anche un modo per ritrovare il significato più profondo e unitario del progetto europeo.

 

Mi troverete sempre al vostro fianco per sostenere le attività che daranno corpo e realtà a questo Anno europeo del patrimonio culturale-2018 e in particolare alla sua agenda italiana, un quadro costruito in sede UE, per costruire il futuro sulle solide basi della nostra convivenza: pace, rispetto della diversità, fiducia, visione, solidarietà. Tanti modi per dire cultura!

 

Silvia Costa

 


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