Una strage semplice
Intervento alla presentazione del libro “Una strage semplice. Capaci e via D’Amelio 25 anni dopo. Storie di mafia o storia d’Italia?” alla Festa dell'Unità di Milano (video).
In questi anni, in Commissione Parlamentare Antimafia abbiamo affrontato spesso le questioni della Trattativa Stato-Mafia e dei depistaggi. Queste sono poi le due questioni su cui più si addensano nebbie e incertezze e penso che la ricerca della verità non vada mai interrotta, perché ne abbiamo bisogno.
Occorre provare a capire tutto, comprese le pagine ancora oscure delle vicende degli anni delle stragi.
Il libro “Una strage semplice. Capaci e via D’Amelio 25 anni dopo. Storie di mafia o storia d’Italia?” di Nando Dalla Chiesa, però, racconta la verità dei fatti sulle motivazioni della strage di Capaci, narrando l’ambiente e il clima in cui quella strage è maturata.
A mio avviso, il libro è importante proprio per questo: perché depurato da una serie di ragioni che pure sono importanti, dice con chiarezza alcune cose.
Innanzitutto, il libro di Dalla Chiesa racconta che cosa ha fatto Giovanni Falcone.
In questi anni di commemorazioni della figura-simbolo della lotta alla mafia, infatti, forse troppo spesso ci dimentichiamo di raccontare cosa ha fatto Falcone.
Falcone non è stato solo il magistrato del Maxi-Processo.