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Bratti: per la commissione Ecomafie il caso Ilari Alpi non è chiuso

14 Luglio 2017

La necessità di cercare la verità deve rimanere un impegno del Parlamento



''Per la commissione Ecomafie il caso non e' chiuso''. Cosi' il presidente della stessa commissione Alessandro 
Bratti, che ha aderito all'appello dei parlamentari italiani promosso dall'onorevole Walter Verini, spiega come la ''necessita' di ricercare con il massimo impegno la verita' sull'agguato mortale contro Ilaria Alpi e Miran Hrovatin del 20 marzo 1994 deve rimanere una impegno vivo per il Parlamento italiano''. ''La commissione che presiedo - continua Bratti - ha fin da subito posto come priorita' la declassificazione di documenti che riteniamo essenziali per contestualizzare il duplice omicidio, legato al traffico illecito di armi e di rifiuti''. Brattiricorda come ''fino ad oggi'' siano stati resi ''pubblici centinaia di documenti provenienti dai servizi di sicurezza, acquisiti nel corso delle precedenti Legislature nell'ambito delle inchieste sulle 'navi dei veleni'''. E che ''tra la documentazione declassificata vi e' una importante informativa degli ufficiali di collegamento della commissione, sui contatti e le attivita' del noto imprenditore Giancarlo Marocchino''; inoltre ''tra gli ultimi documenti declassificati'' c'e' ''un messaggio del Sismi dei primi anni 2000, riguardante la compagnia di navigazione Shifco, legata, secondo all'intelligence, al mondo del traffico di armi e in particolare a Viktor Bout''. ''La mole di documenti acquisiti nel corso degli anni - conclude Bratti - mostrano la stretta connessione tra il traffico transfrontaliero di rifiuti e il commercio delle armi, moneta di scambio piu' usata nel contesto africano. Un elemento importante che emerge sul caso Alpi e' quanto dichiaro' l'allora generale del Sismi Luca Rajola Pescarini'' sull'invio di rifiuti verso la Somalia, affermando ''l'esistenza, data per sicura, del fenomeno delle navi a perdere, ovvero i cargo ormai vetusti utilizzati come bare per il seppellimento di rifiuti pericolosi''. 


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