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Autonomia, Bressa: avvio del negoziato è la strada maestra

19 Maggio 2017



"Sono passati ormai dieci anni da quando, nel 2007, Veneto e Lombardia hanno manifestato l'intenzione di avviare una trattativa con l'allora governo Prodi. Ricordo a tutti che quando poi, durante il governo Berlusconi, gli ex ministri Maroni e Zaia avrebbe potuto dar forma e concretezza a quella autonomia oggetto di tanti dibattiti, di nuovo, non se ne fece nulla". Lo ha detto Gianclaudio Bressa, sottosegretario agli Affari regionali, intervenendo in video conferenza al Convegno del Pd "Autonomia rafforzata. Dalle parole ai fatti!", che si è svolto a Bergamo con il sindaco Giorgio Gori, il ministro Maurizio Martina, il sottosegretario Pierpaolo Baretta, il Presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccina, Alessandro Alfieri, segretario regionale PD lombardo e i sindaci dei capoluoghi ed i presidenti delle province lombarde ed emiliano-romagnole. "Oggi Maroni e Zaia tornano ai vecchi fraseggi, alimentando addirittura l'antico "sogno autonomista-indipendentista". Con tutta evidenza siamo molto lontani dai principi di leale collaborazione che dovrebbero caratterizzare i rapporti fra le regioni e lo stato, all'interno di un quadro di unità nazionale. L'esito del referendum costituzionale del 4 dicembre, e la necessità di rispondere alle domande di differenziazione dei diversi territori, confermano l'attualità e l'importanza di uno strumento come il comma terzo dell'articolo 116 della Costituzione. Erano i tempi della bicamerale di D'Alema: in quegli anni, il mio emendamento è stato il frutto della mia esperienza di sindaco di Belluno, città che per posizione geografica si relaziona, talvolta faticosamente, con le Regioni autonome che la circondano. Dal 2001, questo strumento consente in modo concreto di garantire più autonomia alle regioni a statuto ordinario, sulla base di un progetto promosso dalle regioni stesse sentiti gli enti locali. Eppure, per Veneto e Lombardia resta ancora lettera morta. L'avvio del negoziato è la strada maestra. Solo l'Emilia Romagna ha avviato in modo serio le premesse per un negoziato con il governo teso a identificare le materie su cui esercitare l'autonomia immaginata. Per altri l'autonomia differenziata è addirittura la madre di tutte le battaglie. Ma a patto che resti sulla carta."


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