"Il Governo è pronto ad intervenire con un finanziamento in conto capitale: abbiamo messo a disposizione 20 miliardi per Monte Paschi e per le Venete, e da questo punto di vista stiamo contrattando con l'Europa gli ultimi accorgimenti. È importante che ci sia un rimborso per i risparmiatori più vessati perché questa operazione crea fiducia, ma è necessario che il capitale veneto partecipi a questa operazione: è decisivo che le banche venete ripartano dal loro territorio". Lo ha detto il Sottosegretario all'economia e finanze Pier Paolo Baretta in un incontro sulla crisi dei risparmiatori dell'area veneta e degli istituti bancari veneti organizzato in Consiglio regionale da Confassociazioni. A fare gli onori di casa, il presidente del Consiglio Roberto Ciambetti e l'assessore regionale ai Servizi sociali, Manuela Lanzarin. Presenti in sala, oltre ai rappresentanti delle diverse associazioni, anche il Presidente Bpvi Gianni Mion e il Presidente di Veneto Banca Michele Lanza. Ciambetti ha ricordato che l'assemblea legislativa veneta "da subito ha tentato di comprendere quanto era accaduto nel crack finanziario, economico, etico e morale del sistema delle popolari venete, pur non avendo, il Consiglio regionale, i poteri ispettivi che la legge riserva solo alle Commissioni parlamentari di inchiesta, da noi invocate sin dallo scorso anno e delle quali si ritorna a parlare in questi giorni, sebbene tempi tecnici, l'approssimarsi della fine della legislatura e l'instabilità politica, non lascino molte speranze sull'effettiva operatività di questo strumento. Anche il grave ritardo con cui il Parlamento affronta il nodo del risparmio lascia molto perplessi: si ha quasi l'impressione che non si voglia fare chiarezza, non si voglia dare risposte a cittadini e risparmiatori. La mia è una impressione, non ho prove, ma tanti indizi".