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Legge elettorale, Rosato: i numeri li abbiamo. Aprire su altri progetti? Non scartiamo nulla - intervista del Corriere della Sera al Capogruppo del Pd alla Camera

12 Maggio 2017




di Alessandro Trocino

Ettore Rosatocapogruppo del Pd, a che punto è la notte? Nel senso del dibattito sulla legge elettorale.

«Noi confermiamo che vogliamo arrivare in Aula il 29 per approvare in tempi rapidissimi la legge. Anche se il testo presentato dal relatore, Andrea Mazziotti, non è quello che ci aspettavamo, né quello che abbiamo chiesto. Poi, naturalmente, grande rispetto per il suo lavoro».

Sembra impossibile trovare i numeri per far passare una legge.

«Secondo noi, la nostra proposta ha i numeri sia alla Camera sia al Senato».

Ah sì? E dove li trovate?

«In Parlamento. A cominciare dalla Lega nord, che è il terzo o quarto partito. Poi sono d’accordo con noi Svp e, a sentire dalle dichiarazioni di alcuni esponenti, anche Ala e i fittiani».

Basteranno?

«Sono convinto che anche Mdp alla fine non possa dire no».

Quindi si potrebbe fare a meno dei 5 Stelle? E chiusa ogni mediazione con loro?

«Noi non chiudiamo la porta a nessuno. Penso che i 5 Stelle abbiano interesse a misurarsi nei collegi con noi. Posso capire la diffidenza di qualche partito più piccolo, ma loro dovrebbero trovare interessante una sfida vera, collegio per collegio».

Così non pare. Partono dal Legalicum.

«Ecco, mi sembra strano che ci sia un grande accordo sulla legge che tutti hanno attaccato. Perché il Legalicum non è altro che l’Italicum senza ballottaggio, bocciato dalla Consulta. Ma non era questo il punto attaccato da tutti. Mi sembra che nell’aria ci sia profumo di proporzionale: ma non serve al nostro Paese».

Voi cosa proponete?

«Proponiamo un sistema tedesco, attualizzato alla situazione italiana, dove il 5o per cento dei collegi si vincono con il sistema del confronto diretto dei candidati, su una base maggioritaria. Con la possibilità della coalizione, per rispondere alle esigenze che anche Pisapia e Ap hanno posto. E con un so per cento di proporzionale».

Per Sisto (Forza Italia) la vostra proposta ammazza la rappresentatività.

«Ammazza solo la rappresentatività di chi non ha i voti degli italiani. Sisto pensa di perdere in tutti i collegi?».

Vi rimproverano di avere cambiato idea e di aver presentato ben cinque testi diversi.

«Nel corso di questa legislatura ce ne sono stati talmente tanti di testi, presentati da tutti. Noi abbiamo fatto uno sforzo per trovare le migliori soluzioni, viste le aspettative così variegate dei gruppi politici. Abbiamo anche fatto un passo indietro dal Mattarellum, tenendo comunque unito il Partito democratico».

Alla fine, dicono in molti, si finirà per accettare il Legalicum. Sicuri che non l’accetterete anche voi?

«Noi non scartiamo nessuna ipotesi a priori, ma bisogna provare ad andare su un sistema più adeguato. Il percorso della legge elettorale è ancora sufficientemente lungo. Riuniremo i nostri organismi dirigenti del gruppo e decideremo quale atteggiamento tenere».

Brunetta ironizza: «Renzi ha fretta di dire Gentiloni stai sereno?»

«Gentiloni guida il nostro governo e sa che può contare sul sostegno del Pd, fino in fondo».

A che gioco sta giocando Berlusconi?

«Berlusconi vuole il proporzionale ma ha vinto le elezioni con un sistema maggioritario, nel 2001. Capisco che le differenze nella sua coalizione aumentano sempre di più ma non può essere la ragione per dire no alla governabilità».


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