"La legge 56, la cosiddetta Delrio, e' stata approvata a Costituzione vigente; questa non e' stata modificata quindi nulla cambia. Ma del resto quella legge e' in vigore ormai da piu' di due anni e mezzo": lo afferma all'ANSA il sottosegretario uscente agli Affari Regionali Gianclaudio Bressa, che risponde cosi' alle ipotesi di possibili ricorsi su quel testo di legge che ha riformato il sistema degli enti locali, con in testa le Province. La legge Delrio, aggiunge Bressa, "al comma 51 ricordava con chiarezza che si era 'in attesa della riforma del titolo V della parte seconda della Costituzione e delle relative norme di attuazione', ma tutto cio' riguardava aspetti di coordinamento tra i vari enti e la necessita' di operare qualche aggiustamento al testo. In ogni caso, visto l'esito del referendum, tutto rimane come prima, anche se personalmente riterrei, ad esempio, che il consiglio provinciale potrebbe essere sostituito dal consiglio dei sindaci". Quindi, aggiunge, "gli enti di area vasta, secondo la denominazione della legge 56, continueranno a chiamarsi Province, al di la' di ogni possibile questione di tipo nominalistico, del resto le loro funzioni quelle erano e quelle rimangono". Del resto, rammenta infine il sottosegretario, "la Corte Costituzionale si e' gia' pronunciata nel merito quando ha respinto con una sentenza i ricorsi sulla legge 56 promossi dalle regioni Lombardia, Veneto, Puglia e Campania".