Registrati

Privacy

Informativa ai sensi dell'art. 13 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196. La raccolta e il trattamento dei dati sono effettuati limitatamente ai fini connessi alla gestione operativa e amministrativa del servizio. I dati sono trattati con strumenti informatici e telematici e non saranno comunicati a terzi. Il titolare del trattamento è AreaDem.
* Acconsento al trattamento dei miei dati personali
Log in

 
Registrazione al sito - Login al sito

Ma noi non ci fermeremo - intervento su l'Unità di Francesca Puglisi

07 Dicembre 2016



Voglio ringraziare chi ha provato a cambiare la Costituzione insieme a noi. Un Paese che partecipa e si appassiona alla politica è comunque un Paese sano.
Prima di tutto voglio ringraziare tutti, ittadin e e cittadini che con passione civile hanno provato a cambiare la seconda parte della Costituzione insieme a noi. Un Paese che partecipa e si appassiona alla politica è comunque un Paese sano. Abbiamo combattuto a testa alta per mantenere fede a una promessa di cambiamento. Per far diventare il sistema istituzionale italiano più semplice per dare le risposte che servono ai bisogni di cittadini. Una democrazia parlamentare con un sola camera che dà la fiducia al Governo, come accade nel resto d`Europa, e con un numero inferiore di parlamentari. Non ce l`abbiamo fatta. Abbiamo perso. Voglio ringraziare Matteo Renzi, perché senza la sua forza e il suo coraggio capace di sfidare tutto e tutti, oggi non avremmo una legge sulle unioni civili, sul “dopo di noi”, una riforma del terzo settore, sui reati ambientali. Molti precari (180.000 solo nella scuola) non avrebbero oggi la possibilità di avere un contratto a tempo indeterminato e di accendere un mutuo per comprarsi una casa. Come ha detto il Presidente del Consiglio, ora sta ai leader del NO trovare l`accordo per chiudere la legge di bilancio e con una nuova legge elettorale portarci velocemente alle elezioni. La sinistra del NO è stata il principale avversario politico. Non è una novità. È il passato che torna. È la sinistra che ha fatto cadere Romano Prodi, perché era troppo democristiano. È la sinistra che pur di non cambiare rinnega se stessa e la sua storia. Perché questa Riforma Costituzionale era esattamente nel solco di ciò che abbiamo sempre promesso e predicato da 30 anni a questa parte.
Durante la direzione, delicata e importante, chiederemo con forza al nostro Segretario Matteo Renzi di continuare a guidare il Partito Democratico.
Chi pensa che tutto torni come prima si sbaglia di grosso.
Abbiamo una responsabilità enorme sulle nostre spalle. Quella di fermare la destra di Salvini e di Grillo, quella di non vedere alzare muri rinunciando al sogno di un`Europa solidale e di pace. Anche a Bologna alle ultime amministrative l`alternativa al PD al ballottaggio non era Martelloni, ma una leghista, Lucia Borgonzoni, arrivata al 45% dei consensi in città. A Bologna 40.000 cittadini in più rispetto alle amministrative hanno dato fiducia alla nostra proposta di cambiamento.
A testa alta affronteremo il congresso e le elezioni politiche.
Non ci fermeremo.
Lo dobbiamo ai nostri figli e a questa meravigliosa Italia.


Commenta... oppure


torna su

Agenda

DoLuMaMeGiVeSa
1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31

Rassegna stampa