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Fedi: la sanatoria Equitalia beneficia anche gli italiani debitori residenti all’estero

24 Ottobre 2016



“C’è chi sostiene che la “rottamazione” di Equitalia sia un orpello propagandistico del Governo Renzi in vista del referendum costituzionale. In ogni caso i beneficiari di questo provvedimento saranno in molti, anche tra gli italiani residenti all’estero.

Proprio nei giorni scorsi il Presidente Mattarella ha infatti firmato il Decreto Legge varato dal Consiglio dei Ministri e tra sei mesi l’ente rinnovato sarà accorpato all’Agenzia delle Entrate (gestione MEF).

 

Si tratta di un segnale “amichevole” ai contribuenti indebitati i quali da tempo si lamentano delle presunte vessazioni di Equitalia.La chiusura di Equitalia si accompagna alla rottamazione delle cartelle esattoriali che dovrebbe portare, a seconda del livello di adesione dei debitori, a un recupero tra i due e i quattro miliardi di euro. Cifre che deriveranno secondo prime stime dall’adesione dei contribuenti chiamati a versare le sanzioni e le imposte dovute.

 

Con il metodo di riscossione attualmente in vigore un debito di 100 euro dopo pochi mesi – tra interessi, sanzioni, commissioni – poteva lievitare fino ad oltre 150 euro. In base al Decreto fiscale appena approvato la “rottamazione” delle cartelle esattoriali di Equitalia consisterà in pratica nel pagamento della somma dovuta (ad esempio le tasse non pagate) con l’aggiunta degli interessi legali – che quest’anno sono intorno alla 0,2% – mentre invece saranno condonate le sanzioni e gli interessi di mora (gli interessi di mora sono gli interessi collegati all’inadempimento di un’obbligazione pecuniaria in seguito ad un mancato o ritardato pagamento della prestazione al termine fissato dalla legge o in base agli accordi delle parti e hanno un intento sanzionatorio e risarcitorio e sono quelli che deve corrispondere il debitore moroso).

 

La rottamazione riguarderà le cartelle notificate da Equitalia tra il 2000 e il 2015.

 

Come funzionerà? Chi vuole scegliere questa strada dovrà presentare una richiesta a Equitalia, si dice entro 90 giorni dalla conversione in legge del decreto (il decreto dovrà infatti essere ora approvato dal Parlamento). Poi Equitalia avrà sei mesi di tempo per decidere se il contribuente può rottamare la sua cartella oppure no. Sarà possibile pagare in quattro rate, l’ultima entro il marzo del 2018. Saltarne una significa rinunciare a tutti i vantaggi e tornare alla vecchia cartella esattoriale. La rottamazione si applica anche ai debiti a ruolo oggetto di rateizzazione, in corso o decaduta. Nel caso di parziali pagamenti, già avvenuti alla data di entrata in vigore della norma, la procedura di definizione deve intendersi riferita ai soli carichi residui, in quanto non è ammessa né la restituzione né la compensazione con quanto dovuto. La definizione si riterrà completata, a seguito del pagamento integrale e tempestivo delle somme dovute, al momento del versamento in unica soluzione o dell’ultima rata. In questo modo si potrebbe ottenere uno sconto significativo sull’importo indicato nella cartella di pagamento, che può arrivare sino al 50%.

 

Sono ovviamente interessati alla sanatoria anche i debitori residenti all’estero visto che le lettere di Equitalia sono state spedite in Europa, in Australia e nelle Americhe, senza discriminazione geografica.

 

In effetti, l’articolo 142 del codice di procedura civile disciplina la notificazione di una cartella esattoriale a persone non residenti, né dimoranti, né domiciliati nella Repubblica italiana, stabilendo che se il destinatario non ha residenza, dimora o domicilio nello Stato e non vi ha eletto domicilio o costituito un procuratore, l’atto è notificato mediante spedizione al destinatario per mezzo di posta raccomandata e mediante consegna di altra copia al Ministero degli Affari Esteri per la consegna alla persona alla quale è diretta. Ciò che succede in pratica è che le cartelle destinate ai cittadini italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE devono essere trasmesse dagli agenti della riscossione agli uffici locali dell’agenzia delle entrate territorialmente competente sulla base del domicilio fiscale del debitore, ovvero del luogo dove il soggetto ha prodotto il proprio reddito. L’agenzia delle entrate avvia quindi una procedura di mutua assistenza tra paesi esteri in materia di notifiche affinché l’atto giunga al destinatario (in primis deve tener conto delle eventuali convenzioni internazionali tra i paesi interessati, poi può tentare l’utilizzo delle autorità consolari per poi arrivare all’affissione di un avviso nell’albo dell’ufficio giudiziario davanti a cui si procede con spedizione di una copia al destinatario per raccomandata a/r, come appunto recita l’art.142 c.p.c.). È bene essere consapevoli che una cartella esattoriale, così come un avviso di pagamento, è un atto recettizio che produce effetto dal momento in cui perviene a conoscenza della persona alla quale è destinata (articolo 1344 del Codice civile).

 

Nelle prossime settimane, quando avremo un quadro più completo dei contenuti e delle modalità della sanatoria, mi adoperò per informare tutti i nostri connazionali residenti all’estero sulle procedure da seguire per richiederne i benefici”. Così Marco Fedi, deputato Pd Estero.


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