“La risposta alla crisi non può essere quella di mettere un uomo solo al comando. Non vorrei che questo fosse il modo per far passare implicitamente l’idea che il disastro che hanno prodotto i governi presieduti da Silvio Berlusconi in questo Paese siano dovuti al fatto che il premier non aveva i poteri sufficienti per agire. La realtà è che il disastro è stato creato da chi ha governato, in quanto ha agito male e ha pensato più a favorire alcuni che non all’interesse di tutti i cittadini e, in particolare, di coloro che hanno più bisogno”. È il commento di Franco Mirabelli, consigliere regionale Pd della Lombardia alla notizia della richiesta da parte di Berlusconi di una riforma che consenta l’elezione diretta del Presidente della Repubblica.
“C’è bisogno di riformare profondamente il sistema politico. – ha proseguito Mirabelli - Intanto bisogna dare agli italiani la possibilità di eleggere i propri rappresentanti con una riforma elettorale che impedisca che i parlamentari vengano scelti dalle segreterie dei partiti. Dopo il risultato delle amministrative, nessuna forza politica, infatti, può permettersi di andare al voto con questo sistema elettorale. Dal voto è emersa chiaramente una critica al sistema politico e al modo in cui il centrodestra ha governato. E poi è emersa una domanda di partecipazione politica per cui è giusto che i cittadini scelgano i propri rappresentanti. Il Pd ha dato la disponibilità a ragionare su un sistema elettorale a doppio turno. Non prendiamo in giro gli italiani con certi annunci, perché da qui al 2013 non si farà alcuna riforma presidenzialista perché non ci sono i tempi”.
In merito alle vicende del centrodestra, il consigliere Pd ha sottolineato che “come si riorganizzano, dopo la sparizione di Lega e Pdl, è un tema che interessa a tutti perché incide sul sistema politico”; mentre all’annuncio della Lega della possibilità di lasciare il Parlamento, Mirabelli ha affermato: “Vedremo se lo faranno, comunque è l’ammissione del fatto che la Lega ha fallito alla prova del governo e non è stata in grado di interpretare i bisogni del Nord”.
“In Regione Lombardia, l’unico posto in cui il centrodestra ha ancora la maggioranza è il Consiglio Regionale, dove è in atto comunque una crisi della loro coalizione. – ha concluso Mirabelli – C’è una crisi morale e politica del governo di Formigoni. Oggi non è in grado di dare risposte ai lombardi perché deve continuamente far fronte a scandali, al fatto che assessori delle giunte precedenti e attuale sono implicati in vicende giudiziarie e al fatto che la Regione non è in grado di controllare l’utilizzo dei soldi pubblici (come dimostrano le vicende del San Raffaele e della Maugeri). Credo che Formigoni farebbe bene a prendere atto che la crisi della politica nasce anche dal fatto che, di fronte alle vicende di questi mesi, qualcuno si è arroccato restando al potere, solo perché ha i numeri in Consiglio Regionale, anziché comprendere che c’è una crisi di fiducia evidente tra lui e i cittadini lombardi e, per difendere le istituzioni, sarebbe opportuno che facesse un passo indietro”.